Governo proroga lo stato di emergenza fino al dicembre

0
931
stato di emergenza

“Necessaria a chi?” Tanto per dare una spinta al turismo e augurare buone vacanze a tutti. 

Lo volevano  e lo hanno fatto, Conte proroga fino a fine anno lo stato di emergenza in Italia, a pochi giorni dalla data del 31 luglio, data di un presunto ritorno alla normalità, arriva la notizia, neanche troppo inaspettata. Non era un segreto che dai vertici della protezione civile era stato chiesto di protrarre fino al 31 dicembre 2020. “Necessaria la proroga dello stato d’emergenza per continuare a gestire l’epidemia Covid-19” ha affermato stasera il premier Conte. Necessaria a chi? Alla base della scelta potrebbe non esserci la curva dei contagi, neanche il contatto sociale. Anche se non è mai cessata la politica dello scarico della responsabilità sui cittadini e il loro “non seguire le regole”, un nuovo blocco era stato previsto così come non è troppo  ‘da complottasti’ pensare che IL COVID SIA UN GRANDE AFFARE difficile da lasciare andare. I segnali c’erano tutti nell’aria, da settimane. Hanno lasciato prendere agli italiani una boccata d’ossigeno (con mascherina) per tornare più carichi di prima? Non si sa.

Un fatto certo è il disastro economico. Per molti lavoratori, da 4 mesi in cassa integrazione (stipendio dimezzato) il disagio si protrae. Attendevano il 31 luglio con la speranza di ritornare sul posto di lavoro, era una data importante. Ora le aziende avranno la facoltà di lasciare indietro alcuni dipendenti. Un esempio sono tutti gli uomini e le donne che lavorano in posti pubblici ma dipendenti di aziende private vincitrici di un appalto. La maggioranza di loro è a casa e potrebbero restarci altri 6 mesi.  Conte proroga! I più fortunati da giugno si stanno alternando, a rotazione lavorano un può tutti, almeno 1 settimana al mese. Il vantaggio economico consiste nella differenza della giornata lavorata che si somma alla cifra della cassa integrazione e il buono pasto maturato. A livello psicologico l’uscire da casa, sentirsi nuovamente attivi ed utili alla società, è stato positivo. Un segnale di ripresa, una speranza che la notizia della proroga dello stato d’emergenza fino dicembre ha vanificato in un’attimo. Dobbiamo prepararci forse ad altri DPCM? Conte potrebbe spiegare come può essere utile nella gestione sanitaria, di un’emergenza presunta, far morire di fame intere famiglie. Parliamo di operai non di impiegati e dirigenti dello Stato che tornano o restano a lavorare in smart working e che comunque lo stipendio lo prendono intero, elevato con o senza virus.