DOLCETTO O SCHERZETTO?

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Elena gubetti

Gli StraFatti di Toni Moretti.

Immaginando che la sindaca Elena Gubetti si sia fatta un giretto in città come vuole la tradizione, chiedendo ai cittadini “Dolcetto o scherzetto?” è verosimile che costoro, per i motivi che è facile supporre, si siano rifiutati di darle il “dolcetto”, inconsapevoli di averla resa felice, offrendole così il pretesto di continuare a fare gli “scherzetti”. Ci domandiamo quali saranno i prossimi, visto che l’ultimo scherzetto ha veramente lasciato tutti senza parole. In particolare per gli anziani, privi di mezzi di locomozione, con difficoltà a deambulare, costretti ad usare i mezzi pubblici per il trasporto locale per raggiungere i siti dei servizi indispensabili – quali gli uffici comunali al Granarone, la U.S.L., l’ufficio Postale – nei pressi di piazza Aldo Moro, è arduo capire come mai la sindaca di Cerveteri abbia spostato il “Capolinea” dei mezzi pubblici in viale Manzoni, su un pezzo di terra completamente fuori da ogni qualsivoglia logica costruttiva o lottizzatoria. In tal modo Gubetti costringe gli avventori ad una lunga passeggiata per prendere l’autobus desiderato, e gli stessi autisti a soddisfare i loro “bisogni”, qualora ne avvertano la necessità, tra le canne, poiché il luogo prescelto per il capolinea è privo di ogni minima infrastruttura, che la si voglia chiamare “Vespasiano” o più volgarmente “cesso”. Tanta velocità, nonostante un “sondaggio”, si fa per dire, social che ritiene l’opinione pubblica soddisfatta, il fatto genera dei dubbi, come quelli che ha generato, per esempio, il non costituirsi da parte del Comune, parte civile nel processo contro l’ex sindaco Pascucci, guarda caso per una svista dell’avvocato che avrebbe dovuto farlo e che sempre, guarda caso, è la moglie di colui che ha vinto senza gara, l’appalto della illuminazione pubblica gestita dalla “Multiservizi” che tarda a sostituire delle lampadine fulminate, come per esempio in via Morlacca dove tra l’altro c’è una “fermata” in ambo i lati dei mezzi pubblici che rimane completamente al buio, e questo da mesi. Stanno facendo il sopralluogo. E neanche il buon Travaglia, in questo caso, ha scomodato le sue “machine” per difenderla.