Disabili a Ladispoli, è facile l’accesso in spiaggia?

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L’esperienza di Paola e Stefano.

Già da fine maggio, a Ladispoli, si parlava di “Estate sicura 2022”, introducendo una serie di accortezze e di servizi per permettere a tutti, in sicurezza, di poter usufruire delle spiagge libere.

Anche ai disabili sarebbe stato finalmente consentito di accedervi e di potersi fare il bagno grazie all’aiuto del personale e all’ausilio delle sedie job.

Però ci sono diversi “ma”.

Usando come cavia mio marito in carrozzina abbiamo fatto un test casalingo per testare le nuove passerelle blu, credo in materiale plastico, o di resina, che sono state messe come prolungamento dei marmittoni già presenti da alcuni anni.

In particolare abbiamo provato i due varchi sulla spiaggia libera di Marina di Palo.

La discesa è pericolosa, troppo ripida, i lastroni troppo distanti, le rotelle davanti si infilano nelle fessure, rischiando di fare impennare la carrozzina.

La piazzola di sosta ha addirittura un gradino rispetto alla passerella.

La risalita in autonomia impossibile, senza aiuto il disabile rimane a valle, e chi spinge deve essere pure robusto.

Risultato del test fai da te: ringraziando Dio abbiamo riguadagnato la sede stradale non senza fatica e sfidando il pericolo.

Passerella bocciata, per conto mio e di mio marito.

La pendenza legale non può essere superiore all’8%, ad esempio.

Non ci sono né bagni, né docce che possono essere usati anche dai disabili in carrozzina.

Non ci sono stalli per le  auto dedicati ai portatori di handicap a sufficienza.

Quindi come facciamo a dire che queste spiagge possano essere fruibili in maniera universale?

Ad onore di verità sono stata invitata a colloquio, diverso tempo fa, dall’assessore al turismo, Marco Porro, ma con estremo rammarico dovetti declinare l’appuntamento.

Precedentemente però, il 30 di giugno, avevo già protocollato delle osservazioni personali, alle quali non è mai stata data risposta.

Ora vediamo che le sedie job sono state derubricate a modeste carriole.

C’è qualcosa che non va.

L’estate volge al termine e i disabili che non possono permettersi lo stabilimento andranno al mare l’anno prossimo.

Speriamo.

Paola Camilletti 

Stefano Salvioni