Da Santa Marinella alla Cina: Il museo del mare alla mostra “Portus”

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di Arnaldo Gioacchini

In seguito ai contatti scientifici intercorsi nel tempo, il Museo Civico di Santa Marinella “Museo del Mare e della Navigazione Antica” sbarca in Cina partecipando alla mostra “Portus”, prestigiosa esposizione dedicata dai musei della Repubblica Popolare al tema di Roma antica sul mare. Il governo cinese tramite il “Forum Culturale Italia-Cina”, in collaborazione con il Ministero per le Attività e i Beni Culturali italiano, hanno voluto far conoscere e divulgare al grande pubblico la storia, l’archeologia e la tecnologia che i Romani adottarono per assicurarsi il dominio sul Mare Nostrum. Già alcuni anni addietro il direttore del Museo del Mare Dott. Flavio Enei aveva ospitato una delegazione del Ministero della Cultura Cinese venuta in Italia per preparare l’evento in collaborazione con il nostro MIBACT, il Museo Nazionale Romano e diversi altri musei italiani. Gli archeologi cinesi erano rimasti molto colpiti e interessati dai modelli ricostruttivi navali presenti nel museo e in particolare dalla ricostruzione filologica in scala al vero funzionante di una pompa idraulica (pompa a bindolo), utilizzata sulle navi antiche per lo smaltimento delle acque d’infiltrazione: una macchina capace di espellere dalla sentina circa 200 litri di acqua al minuto.
I contatti intercorsi nel tempo con i ricercatori cinesi hanno consentito di portare Santa Marinella e il suo Museo dall’altra parte del Mondo per contribuire alla diffusione della conoscenza delle civiltà del nostro Mare Mediterraneo presso l’enorme pubblico dei musei della Repubblica Popolare.
Per l’occasione, in seguito alla richiesta da parte della China Museum Association che cura l’evento, dal Museo del Mare e della Navigazione Antica di Santa Marinella è già partito il modello ricostruttivo di una nave caudicaria: un particolare tipo d’imbarcazione fluviale che veniva utilizzato per il trasporto delle merci dai porti di Claudio e Traiano presso Ostia fino in città, risalendo il Tevere. La navi caudicarie, trainate da coppie di buoi da terra lungo la riva del fiume, risalivano la corrente giungendo a Roma in circa due giorni di navigazione. Un sistema di trasporto che dall’epoca repubblicana fino a quella tardo antica ha assicurato il rifornimento di milioni di tonnellate di mercanzie e generi alimentari alla città eterna. Un piccolo interessante contributo santamarinellese alla grande esposizione che nei prossimi mesi toccherà tre musei cinesi: il China Port Museum di Ningbo, dal 17 settembre al 15 dicembre 19, il China Museum of the South China di Hainan, dal 15 gennaio al 15 aprile 2020 e, infine, il grande China Maritime Museum della megalopoli di Shangai, dal 1 maggio al 20 giugno.
Un notevole tour che consentirà anche al Museo del Mare e della Navigazione Antica di raccontare, con un suo contributo, una parte della storia plurisecolare di Roma nel Mediterraneo a migliaia e migliaia di famiglie, studenti e studiosi cinesi tutti estremamente interessati alle suddette importanti tematiche storico – culturali.