Comitato dei Genitori dell’Istituto Comprensivo “Corrado Melone” di Ladispoli

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mensa scolastica
Serving trays with delicious food on table. Concept of school lunch

La lettera inviata dal Comitato dei genitori dell’Istituto Comprensivo “Corrado Melone” di Ladispoli all’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio; al Garante per l’infanzia del Lazio e p.c. al Dirigente dell’IC Melone di Ladispoli; al sindaco di Ladispoli.

Gentilissimi,
Nell’anno scolastico 2018/2019, presso l’IC Melone di Ladispoli, si costituì il Comitato dei genitori. Le questioni che interessavano le famiglie erano numerose, ma tutte afferenti a problemi di carattere strutturale della scuola dei nostri figli, problemi tuttora irrisolti, e che si sono aggravati con le condizioni create dalla pandemia in corso.

Nell’ottobre 2018, questo comitato portò a conoscenza dell’USR la sottrazione alla scuola della mensa, (un refettorio scolastico la cui costruzione fu appaltata il 17.11.20051 dal comune di Ladispoli alla ditta CIR e concessa in uso alla stessa fino al 2031), mensa la cui spesa viene in piccola parte tuttora pagata con un contributo mensile inserito nelle rate della mensa dei nostri figli. Nel 2018, l’amministrazione comunale sostituì l’uso di tale ampio spazio trasformando due aule della scuola in un nuovo refettorio. La battaglia dei genitori e del Dirigente, che attivarono la ASL e la cittadinanza locale, dimostrò come il nuovo spazio fosse angusto e adatto ad appena 61 persone (i ragazzi del tempo pieno sono circa 400).

Per l’anno 2018/2019 agli allievi fu pertanto restituito l’uso della sala polifunzionale, oltre aquello del nuovo piccolo refettorio. Con l’avvio dell’anno scolastico 2019/2020, alla scuola fu definitivamente sottratto l’uso della mensa già da tempo utilizzata come sala polivalente. Alla sala fu cambiato nome, e divenne “Teatro Vannini”. Lo spazio – che insiste entro il perimetro della scuola – è stato dato in uso per qualche pomeriggio ad alcune associazioni sportive. Nel frattempo l’amministrazione comunale ha utilizzato altri spazi della scuola, per creare un nuovo refettorio, angusto quanto il precedente, e privo persino degli spazi adeguati all’impiattamento dei cibi e non idoneo per le persone con disabilità in quanto mancante degli scivoli.

Il sopraggiungere della pandemia ha costretto tutti alla chiusura. Per l’attuale anno scolastico, le necessarie misure di distanziamento hanno reso ancor più inadatti i due nuovi refettori, ei ragazzi del tempo pieno sono stati costretti a consumare i pasti in aula. Il Dirigente aveva nel frattempo chiesto per i ragazzi il ripristino dell’utilizzo della ex sala polivalente, ma di nuovo ha ricevuto un diniego. Il sopraggiungere delle varianti del Covid 19 e il successivo invito dell’ISS a rispettare una distanza di 2 metri nei momenti in cui non può essere indossata la mascherina, hanno indotto il Dirigente a trovare alternative al pasto consumato in aula. In tale circostanza, ha nuovamente chiesto la possibilità di utilizzare la ex sala polivalente, ricevendo l’ennesimo rifiuto. Parallelamente aveva chiesto alla ASL la possibilità di utilizzare la palestra come temporaneo refettorio, al fine di garantire i bambini dal rischio di contagio. Ottenuta l’autorizzazione dalla ASL, gli allievi del tempo pieno dell’IC Melone al momento consumano merende all’aperto e pranzi in palestra, avvicendandosi in turni resi più lunghi dalla necessità, non solo di svolgere pulizie, ma anche di sanificare opportunamente. Il Teatro Vannini, distante appena pochi metri dalla palestra, non concesso, resta nel frattempo vuoto ed inutilizzato. Il disappunto dei genitori nasce, non solo dall’aver assistito al netto peggioramento delle strutture dedicate alla consumazione dei pasti nella scuola scelta per i figli, ma anche dall’incomprensibile gestione degli spazi attuata dall’Istituzione competente in tempi purtroppo di pandemia. L’uso del teatro Vannini potrebbe infatti permettere ai bambini turni per i pranzi più agili e tempi meno serrati. Offrirebbe cioè una dignità nettamente maggiore alla consumazione dei pasti. La soluzione attuale ha privato la scuola della palestra che non può più essere usata per lo svolgimento delle lezioni di scienze motorie, lezioni che il Dirigente ha autorizzato adesso a praticare solo in spazi esterni.

Questa breve ricostruzione dei fatti è la triste cronaca di come la scuola dei nostri figli abbia subito negli ultimi due anni una spoliazione di mensa, laboratori ed aule. L’IC Melone è una scuola di eccellenza, ben nota sul territorio, tanto da attrarre diverse richieste di iscrizioni anche da famiglie provenienti dai comuni circostanti, ha un PTOF ricco e stimolante, può contare su un eccellente e stabile corpo docente, è l’unico Istituto Comprensivo italiano a permettere l’accesso di una rappresentanza degli studenti nel Consiglio di Istituto, offre classi di tempo pieno in tutti i suoi cicli, ha proposto ai suoi allievi –fino all’arrivo della pandemia– l’occasione di gemellaggi con diverse scuole europee, ha un team antibullismo promosso e attivato da un’insegnante che è stata valutata come la migliore nel Lazio. A fronte di tale ricchezza, le necessità infrastrutturali della scuola restano non solo ignorate, bensì aggravate negli ultimi anni dalle scelte che hanno progressivamente privato la scuola dello spazio mensa a suo tempo appositamente costruito, e quindi di aule per i laboratori e per gli insegnanti, così come della biblioteca, che sono stati trasformati in refettori dalle dimensioni assolutamente inadeguate. La richiesta di aule supplementari –anche di altri plessi –èstata negli ultimi anni costantemente rigettata. Gli arredi adeguati ai bambini più piccoli, insistentemente richiesti, non sono stati mai forniti. La richiesta avanzata e finalizzata alla pedonalizzazione del tratto di strada antistante la scuola (atto che appare facile, visto l’ampio piazzale sul quale affaccia la scuola, e che ha diverse vie di accesso e deflusso del traffico) è rimasta inascoltata. Tale novità sarebbe stata estremamente opportuna in tempi di Covid, per evitare la formazione di assembramenti all’ingresso e all’uscita dalla scuola.

Gli interventi di manutenzione della scuola sono stati spesso svolti da genitori disponibili, mentre lo stabile, esternamente malridotto, è stato abbellito circa un anno fa, grazie ad un invito rivolto dal Dirigente ad artisti di tutta Italia che, accolto l’invito, hanno donato alla struttura la loro creatività, abbellendola gratuitamente con graffiti e murales. Questa è la situazione di una scuola di indubbio valore, scelta da numerosi genitori per garantire la migliore formazione ai propri figli, ma che negli ultimi 3 anni ha visto sorgere problemi strutturali dovuti in gran parte a scelte discutibili oppure a mancati interventi. Stanchi di richieste inascoltate, i genitori, rappresentati dal Comitato scrivente, hanno deciso di rivolgersi alle Vostre Istituzioni, nella speranza di poter essere ricevuti e di poter valutare insieme ogni possibile azione finalizzata a garantire che l’IC Melone sia dotato delle infrastrutture necessarie e più opportune a rendere la permanenza degli allievi dignitosa e sicura.

Confidando nella vostra attenzione, porgiamo i più distinti saluti,
Il Comitato dei Genitori dell’Istituto Comprensivo “Corrado Melone” di Ladispoli