Cerveteri, non c’è posto per tutti i bambini nella scuola dell’obbligo

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Fa discutere il caso due fratellini rimasti fuori. La famiglia si rivolge ad un legale.

Il trasferimento in un altro comune, il cambio di residenza e poi la questione apparentemente più scontata per una famiglia: l’iscrizione dei propri figli a scuola. Un’odissea però a Cerveteri: «La richiesta non può essere accolta per la situazione Covid». E così per due fratellini di 10 e 11 anni non c’è posto nella scuola dell’obbligo. Il più piccolo dovrebbe frequentare la quinta elementare, il secondo la prima media. Inaccessibile la Salvo D’Acquisto prima. La coppia non si perde d’animo e si rivolge al dirigente scolastico della Giovanni Cena ma il copione è lo stesso, nemmeno lì Giuseppe e Veronica (nomi di fantasia) potranno entrare dal 13 settembre. Identico scenario in un altro edificio di Marina di Cerveteri. I rispettivi dirigenti temono forse di trovarsi a gestire classi in sovrannumero e poi devono far fronte alle normative per far rispettare il distanziamento. I genitori decidono di rivolgersi ad un legale. «È una situazione paradossale – interviene l’avvocato Pierluigi Bianchini – attualmente i bambini sono privi di un istituto scolastico disposto ad accoglierli. I familiari si erano rivolti prima alla Salvo D’Acquisto e poi alla Cena. In entrambi i casi è stato scritto dai rispettivi presidi che per colpa del Covid le richieste non potevano essere esaudite, senza però fornire alcuna indicazione su come risolvere il problema».

Nemmeno le istituzioni riescono a trovare una soluzione. «I miei assistiti – prosegue – il 3 settembre hanno inviato una lettera al sindaco, ai responsabili dell’ufficio Pubblica istruzione del comune di Cerveteri e di nuovo ai due istituti comprensivi. Non è arrivata alcuna risposta se non quella della Cena che ha trovato un posto solo per il fratellino della quinta elementare ma a tempo pieno».

Ci sarebbero tanti altri casi. «Purtroppo non possiamo fare altrimenti – sostiene Velia Ceccarelli, preside della Salvo D’Acquisto – gli spazi sono saturi. Se il Comune riuscisse a trovarne ulteriori mettendoli a nostra disposizione, non avremmo alcuna remora ad accettare altre iscrizioni. Al momento è impossibile e ricordo che già nei mesi scorsi 46 alunni sono stati spostati in altre sedi del circolo didattico. Da gennaio abbiamo quadruplicato le richieste di iscrizione. Ci spiace naturalmente dover dire di no». Palla rigirata all’amministrazione comunale. «Noi – afferma Francesca Cennerilli, assessora alle Politiche scolastiche – mettiamo a disposizione delle scuole gli spazi secondo le richieste che i singoli istituti fanno pervenire ai nostri uffici alla chiusura delle iscrizioni a maggio e giugno. La gestione è di competenza dei vari dirigenti». Poi spunta fuori l’opzione periferia e il consiglio di provare con Borgo San Martino e Valcanneto. «Comprendo il disagio – prosegue Cennerilli – ma si potrebbe procedere con l’iscrizione in una di queste sedi oppure contattare quelle dei comuni limitrofi, per poi procedere al trasferimento in una scuola più vicina qualora si dovesse liberare un posto». Si vedrà, di certo non pare una situazione congeniale per questa famiglia alle prese con un disagio inaspettato.