A Cerenova i cani possono salvare Caerelandia

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Protocollata una petizione di 400 firme per riqualificare l’area ex Caerelandia e creare uno spazio adatto alle famiglie, con bambini e con cani.

La Petizione è stata firmata da più di 400 persone, e l’intento è quello di risolvere più problemi contemporaneamente. E’ una particolarità che in Italia non siamo abituati a vedere, e forse è proprio per questo che stenta a decollare. Ma il sindaco Pascucci ha già dato prova di essere “illuminato” quando si parla di ambiente e cittadini, e dunque è possibile che prenda in considerazione l’idea di riqualificare un punto abbandonato, trovare finalmente una sistemazione adeguata per tutti coloro che vogliono portare a “sgambare” i propri cani e creare una zona utile anche ai bambini, che potrebbero giocare in tutta sicurezza anche avendo in più la possibilità di interagire con gli animali. Insomma, una sorta di paradiso per famiglie, con bambini e animali.

Da notare che esistono anche fondi statali e regionali per finanziare questo tipo di progetti e per Cerveteri questi soldi sarebbero già stati previsti.

L’idea è venuta a Debora Fiori e Jessica Taschini, che insieme ad altre 6 persone hanno messo nero su bianco un progetto degno di attenzione. L’area in questione è la cosiddetta Ex Caerelandia (frazione di Cerenova), ormai abbandonata a se stessa eppure, per conformazione morfologica, adattissima ad ospitare animali e bambini: c’è spazio, ombra, acqua. Basterebbe aggiungere la volontà politica per riqualificare l’area e dare in più nuovi servizi alla cittadinanza.

Altro problema affrontato dalla petizione, è l’istituzione di un’area “bau bech”, ossia di uno spazio definito dove poter portare gli amici a quattro zampe liberi di tuffarsi senza dare fastidio a nessuno. Attualmente questa possibilità è negata da un regolamento che vieta la fruizione dell’arenile ai cani anche dopo l’orario di chiusura degli stabilimenti e anche in zone libere da assegnazioni di concessione demaniale.

Insomma, mare off-limits per chi abbaia, anche se al guinzaglio. Dato che sul territorio esistono almeno un paio di stabilimenti ormai abbandonati, l’idea è quella di riqualificarne uno per trasformarlo in “bau beach”; il suggerimento della petizione si indirizza verso l’ex Zelio beach, ma non ci sono preclusioni a discutere altre soluzioni.

“Quello che vorrei che passasse – spiega Debora Fiori – è che un’area cani non esclude la presenza dei giochi per i bambini, perchè l’area è grande abbastanza per contenerle entrambi. Non solo: al momento qui a Cerveteri non c’è un’area cani adeguatamente attrezzata (ombreggiature, acqua, panchine a sufficienza per le persone all’interno e attrezzi per i giochi con i cani), nè per le famiglie con figli e cani, nè per le persone che condividono la vita con loro… Eppure le soluzioni ci sarebbero, e sono sotto gli occhi di tutti.

Non vogliamo la polemica – conclude – ma far capire che gli animali portano valore alla vita delle persone; è il caso degli anziani, dei bimbi che li adorano, di chi addirittura viene recuperato da un cane addestrato per il salvataggio, e delle persone come me, che l’amore per gli animali lo portano con sé da una vita e non limitatamente a quelli da compagnia”.

tratto da ilfaroonline