Bracciano, centro storico: altro che cinema!

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centro storico

Il comitato centro storico di Bracciano replica alla comunicazione del vice sindaco Luca Testini.

Abbiamo letto, non senza meraviglia, l’articolo del vice sindaco di Bracciano Luca Testini,  pubblicato su testate locali. L’articolo qui.  Per la verità non meriterebbe commenti, vista la superficialità propagandistica con cui si parla della supposta realtà del paese, ma abbiamo deciso, proprio per amore di Bracciano, di confutarlo su alcuni dei principali argomenti.

pacifica invasione che ha soddisfatto anche i nostri operatori della ristorazione…”

Tutto vero, come negarlo? Il centro storico (e solo il centro storico!) in ogni week-end, è stato alla mercé di occupazioni selvagge: un invito “goloso” per turisti “in libera uscita” poco preoccupati dell’igiene (piatti serviti in strada senza coperture); della qualità: (piccoli locali con piccole cucine capaci di servire centinaia di coperti); della tracciabilità anti covid. Un turismo soprattutto mangereccio che, purtroppo gratifica poco e pochi! Il vicesindaco ha evitato accuratamente di parlare dell’altra invasione, questa niente affatto pacifica, fatta di violenze, sballo, vandalismo e spaccio, che tormenta chi ci abita e deturpa l’immagine del centro storico.

A Bracciano, proprio in questo periodo di crisi, molti ristoratori del centro storico, approfittando del “laissez faire” di chi avrebbe dovuto controllare, hanno fatto il pieno come mai accaduto (ricordiamo i precedenti inverni ) perché, anziché allargare gli spazi tra i tavoli già in possesso, ne hanno letteralmente moltiplicato il numero all’esterno, poiché l’amministrazione si è ben guardata dal normare le agevolazioni previste dai vari DPCM.

Un caso unico nei dintorni, come abbiamo potuto verificare a Ladispoli, Cerveteri e Manziana. In una parola, il centro storico è diventato una sorta di “luna park” della ristorazione all’aperto, alla faccia di ristoratori nel resto del paese, meno fortunati e degli abitanti cui è stato sottratto tutto lo spazio pubblico. Persino una friggitoria sul belvedere della Sentinella, anch’esso occupato da “tavolino selvaggio”.

Davvero non ci hanno fatto mancare nulla!

Strano criterio davvero, per presentare e preservare le bellezze del paese! Su questa politica “brutalizzante”, siamo decisi ad opporci per difenderci da un concetto bassissimo di cultura e di bellezza e batterci anche contro l’assenza della Sopraintendenza ai Beni Culturali, responsabile dei luoghi.

La coraggiosa chiusura al traffico del centro storico….”

Qualche parola anche sull’argomento: non si è mai, MAI vista, una ZTL così fumosa, senza progetto, senza indicazioni precise, senza vincoli (se non per i residenti e proprietari di case), senza CONTROLLI e senza telecamere funzionanti o controllate. In definitiva, una ZTL fasulla ad uso e consumo di pochi, che ancora occupano gli spazi della comunità anche per il proprio parcheggio.

L’azione promozionale deve essere attivata durante le riprese, creando eventi e diffondendo la notizia….”

Ci auguriamo che il vice sindaco non parli sul serio: davvero vorrebbe invitare “truppe” di curiosi durante le riprese? Senza dubbio ci sarebbero iniziative più intelligenti da mettere in campo per propagandare le “locations”, oltre ai normali ringraziamenti da parte delle produzioni, nei titoli di coda!

Troisi… Benigni….Pozzetto… Guida….”

Peccato che il vice sindaco non abbia fatto cenno ad Orson Welles, Kenneth Branagh, e ultimamente, Ridley Scott che, a Bracciano ha trovato, appena fuori porta,…. la Calabria più cupa! Altro nome dimenticato (poco conosciuto?) è quello di Antony Burgess (grande musicista e autore di “Arancia Meccanica”) che a Bracciano visse per 10 anni circa, lamentandone allora, come ora, l’incurabile arretratezza!

I visitatori ospiti sentono il bisogno…. di fruire delle bellezze… che siamo in grado di offrire…”

E noi vorremmo offrirgliele! Ma dove potremmo portarli? Non nel centro storico, dove la manutenzione anche ordinaria è totalmente assente e il degrado, favorito anche dalla movida selvaggia, impazza; non sul lungolago, privo di comodi collegamenti (solo estivi) e certamente meno invitante dopo il radicale taglio degli alberi: un luogo privo di “anima”! Dunque? Resta, dal 1400 ad oggi, solo il castello e…. speriamo non crolli mai!

Comitato Centro Storico di Bracciano