Una nota di Luca Testini, Vicesindaco Ass. Bilancio e Turismo del Comune di Bracciano.
«Nonostante il perdurare, talvolta l’acuirsi, della pandemia virale che ha colpito il mondo intero, si iniziano ad intravedere piccoli segnali di ripresa delle relazioni sociali anche nutrite dalla presenza, nel nostro territorio, di visitatori provenienti dalle città, in particolare da Roma, spinti dalla ricerca di spazi aperti in grado di offrire loro sensazioni di libertà ed appagare corpo e spirito tramite il diretto contatto con la natura.
Negli ultimi mesi, con prevalenza nei fine settimana, si è assistito con piacere a questa pacifica invasione che ha soddisfatto anche i nostri operatori della ristorazione, dopo che avevano vissuto un periodo di lacrime e sangue. Purtroppo non tutte le attività economiche hanno potuto beneficiare di questo positivo ma breve intermezzo tra le varie riprese del contagio virale. Quello che è emerso e che si prospetta all’orizzonte, però, è positivo ed evidenzia l’interesse, da parte del mondo cittadino, per i nostri gioielli architettonici e paesaggistici, proiettando nel futuro l’apprezzata scoperta del nostro territorio. Sembra che gli sforzi organizzativi, ma anche finanziari, messi in cantiere dall’Amministrazione abbiano iniziato a dare i loro frutti. Gli eventi realizzati nonostante le norme restrittive e le iniziative pubblicitarie di varia natura hanno certamente contribuito a diffondere questa curiosità nei confronti della nostra cittadina. Ed ha contribuito alla soddisfazione dei visitatori anche la presenza di un punto di informazione turistica e l’apertura del museo civico. La coraggiosa chiusura al traffico del centro storico, inoltre, ha consentito di apprezzare al meglio le nostre peculiarità.
In una recente dichiarazione il Sindaco ha illustrato la cospicua attività cinematografica presente a Bracciano anche in questo difficoltoso momento ed il prezioso contributo che apporta allo sviluppo del turismo. Ricordo che sono molti, oltre 150, i film o documentari girati a Bracciano nel tempo. Ma in passato non si è sfruttato a pieno questo canale pubblicitario che deve essere utilizzato durante le riprese per suscitare la curiosità di un possibile visitatore. Con l’uscita in sala delle pellicole, infatti, le immagini degli ambienti appaiono del tutto anonime in relazione alla loro ubicazione e quindi non diffondono il nome di Bracciano.
Faccio due esempi. Il primo è riferito ad una scena iniziale del film “Non ci resta che piangere” che inquadra un apparente serioso bidello di nome Mario ( Massimo Troisi ) seduto in macchina, di fronte all’ingresso di un ospedale, in attesa che, di lì a poco, esca dal nosocomio un pensieroso ed angosciato maestro elementare di nome Saverio (Roberto Benigni) che era andato a fare una visita alla sorella ricoverata per problemi psicologici connessi ad un mancato “sfogo”. Era il 1984 e quella struttura, inaugurata da pochi anni, era l’ospedale di Bracciano. Ma quanti spettatori, al di fuori dei locali, sanno riconoscere l’identità territoriale di una scena sporadica, isolata rispetto ad un contesto generale?
Il secondo esempio trae spunto da un film del 1980, “ Fico d’India”, con Renato Pozzetto e Gloria Guida, tutto ambientato e girato nella nostra cittadina alla quale, però, non si fa mai riferimento. Gli esempi riportati valgono come conferma che i film, anche se girati per la quasi totalità in una determinata località, non costituiscono un significativo veicolo pubblicitario ai fini turistici perché non se ne individua l’identità…
L’azione promozionale, pertanto, deve essere attivata durante le riprese creando eventi e diffondendo la notizia che, in riferimento agli esempi citati, attori del calibro di Benigni e Troisi, nonché la coppia Pozzetto-Guida erano a Bracciano. È però certamente stimolante mettere in piedi iniziative che contribuiscano a far conoscere la “location” Bracciano.
Si può ipotizzare, nell’arco della prossima estate, la proiezione di una decina di film girati nel nostro territorio da allestire nel giardino pubblico di Via del lago. La collocazione all’aperto e l’ampiezza del giardino consentono di rispettare tutte le indicazioni volte alla sicurezza possibili, anche nella malaugurata ipotesi che la pandemia non sia stata ancora debellata.
La presenza di set cinematografici resta comunque una occasione culturale per iniziative in loco come quella ipotizzata. Il cinema rappresenta pur sempre una evasione dalla realtà ed i nostri visitatori e ospiti sentono il bisogno concreto di fruire delle bellezze e degli spazi che siamo in grado di offrire loro, lontani dal caos cittadino. Si impone, pertanto, la valorizzazione dei sentieri pedonali in prossimità del centro abitato. Bracciano, classificata città d’arte dalla regione Lazio, deve sviluppare le sue potenzialità turistiche perché il turismo, affiancato dall’agricoltura, rappresenta il suo futuro economico».