BOSCO DI VALCANNETO NEL DEGRADO

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bosco di valcanneto

I CITTADINI CHIEDONO AL COMUNE DI ACQUISIRLO.

IL 16 NOVEMBRE FISSATO UN TAVOLO TRA LE PARTI. L’ASSESSORA GUBETTI INCONTRERÀ I RESIDENTI.

boscoSi sentono dei paladini difensori dell’ambiente. Per loro, residenti di Valcanneto, è importante porre le basi per una nuova gestione del bosco, salvandolo dal degrado e rivalorizzandolo se possibile. Il primo passo sarebbe quello del passaggio a patrimonio pubblico, quindi espropriandolo ai privati. La fase due sarà costruire un nuovo piano per la salvaguardia del polmone verde. Non mollano la presa i residenti cerveterani che hanno dato vita al “Progetto bosco Valcanneto”, mirato appunto alla riqualificazione del simbolo di questo territorio.

I rappresentanti dell’associazione “Amici del bosco” hanno deciso di ritrovarsi frequentemente allestendo dei banchetti per sensibilizzare maggiormente la popolazione. Approfondiamo il tema con uno di loro. «È un sito meraviglioso – spiega Ugo Menesatti, uno dei referenti – che però rischia un grave degrado. Il nostro obiettivo primario è quello di difendere il bosco, assieme a tutta la cittadinanza attiva che finora si è prodigata per questo nostro sogno. Ci sentiamo un po’ dei paladini di un bene prezioso. Sono rimasti soltanto 15 ettari e vanno difesi».

In estate diverse segnalazioni erano pervenute dall’oasi. Rifiuti ma soprattutto sospetti scarichi abusivi che in più di un’occasione avevano costretto Capitaneria di porto e Polizia locale ad effettuare dei sopralluoghi per i continui miasmi. Laura Mundula della Polisportiva Valcanneto aveva raccontato come si sentisse un forte odore di bucato notando chiaramente della schiuma come se ci fossero scarichi di lavatrici o detersivi. Il consigliere comunale d’opposizione Alessandro Magnani invece aveva denunciato la presenza di barbecue in muratura, detriti di legno sparsi qua e là, i resti di un palco, tappeti interrati e rifiuti di vario tipo. Elena Gubetti, assessore all’Ambiente, aveva risposto subito ribadendo come i controlli effettuati dalle forze dell’ordine e dall’Arpa Lazio non avessero portato alla constatazione di reali problemi per lo stato di salute del sito.

Gli Amici del bosco comunque si raduneranno spesso e hanno previsto diverse postazioni: largo Monteverdi, largo Boito, largo Giordano, via Vivaldi (all’entrata principale della frazione) e prossimamente anche di fronte all’istituto scolastico don Milani. «Già a maggio avevamo scritto al sindaco – racconta Menesatti – proprio per parlare di come riuscire nel nostro intento. Non ci ha mai risposto durante la stagione estiva. Lo ha fatto solo pochi giorni fa non appena abbiamo organizzato questi incontri spontanei. Ci ha convocato il 16 novembre assieme ad altre associazioni. Speriamo esca fuori qualcosa di positivo dall’incontro. Finora il bosco è stato interessato da feste ed iniziative importanti. Vogliamo di più ora e cioè che diventi un patrimonio pubblico».

Sul piatto ci sono 14 proposte concrete affinchè la giunta Pascucci assuma impegni formali (delibera del Consiglio comunale) per l’acquisizione dell’area boschiva e per costruire un Protocollo di indirizzo e di gestione sottoscritto sia dal Comune sia dalle componenti della cittadinanza attiva. Si attiva l’assessore alle Politiche ambientali. «Naturalmente abbiamo a cuore il bosco di Valcanneto – ribatte Elena Gubetti – così come è chiara la nostra volontà di voler ascoltare tutte le richieste della cittadinanza e delle associazioni e magari condividere con loro in un tavolo comune questo percorso. Logico il fatto che l’area sia privata limita di parecchio qualsiasi soluzione, tanto che le uniche volte in cui l’amministrazione comunale è intervenuta è per azioni di manutenzione straordinaria. Come ben sanno anche i promotori di queste iniziative, tutto dipende dalla precedente lottizzazione. Per dirlo in modo sintetico, il Comune dovrebbe acquisire le strade. È un processo molto più lungo di quello che si può pensare».

La lottizzazione e la corsa alla costruzione di abitazioni in questa frazione hanno portato alla devastazione quasi completa dell’area verde. Oggi rimane solo una piccola porzione del bosco che costeggia il fosso e che taglia in due il paese dividente Valcanneto “vecchio” dal più recente quartiere di “Poggio Aurelio”. Eppure è stato sempre un luogo amato dalle famiglie e dal gruppo scout anche se minacciato, dall’incuria e dall’inciviltà. Spesso è stato anche usato come discarica. Alberi, piccoli arbusti, fossi, torrentelli e animali di diversa specie. Ci sarebbero gli ingredienti per un sito invidiabile, peccato davvero. Di tanto in tanto le associazioni, come Scuolambiente Cerveteri-Ladispoli e Salviamo il paesaggio litorale Roma Nord, sono intervenuti per le opere di bonifica, la costruzione dei ponticelli, la manutenzione dei sentieri e le attività di osservazione e cerimonie scout restituendo il decoro che merita questo polmone.