AIUTIAMO LE BAMBINE

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Accorto appello dell’associazione “Vitadacani” al ministero della Transizione Ecologica per salvare il gruppo di macachi che vive nel Parco Faunistico di Piano dell’Abatino, in provincia di Rieti, da oltre dieci anni.

Una delle bambine – associazione Vitadacani

Si apre un nuovo capitolo nella storia infinta delle bambine. Ma chi sono? Si tratta di un gruppetto di macachi fascicolares, più noti come macachi Buffon o di Giava, della famiglia dei Cercopitecidi, quelli del Vecchio mondo dal tipico muso allungato, che furono tratte in salvo circa dodici anni fa da Vitadacani  – un’associazione di volontariato senza scopo di lucro che opera in difesa dei diritti animali  – e portate nel Parco Faunistico di Piano dell’Abatino.

Il Parco dell’Abatino, infatti, offre rifugio agli animali in difficoltà, provenienti dalle situazioni più diverse, fin dal 1980. Inoltre è un Rifugio Permanente per individui salvati dai laboratori di vivisezione, per gli animali feriti dai cacciatori o da altre attività umane e non più adatti a essere reintrodotti in natura.

Nella loro casa – associazione Vitadacani

Attualmente è la casa di 450 animali, ognuno con una storia da raccontare. Il parco faunistico fra i primati ospita i macachi di tonkeana, macachi di Java, macachi berberi, macachi rhesus, cebi, cercopitechi, una gibbona, una babbuina e poi le piccole uistitì e le saimiri. Insomma si tratta di un vero e proprio santuario degli animali maltrattati o sequestrati appartenenti alla fauna autoctona ed esotica. Proprio per questo i macachi di provenienza ignota e privi di documenti, trovati da Vitadacani, furono posti sotto sequestro e affidati al Parco, spiega l’associazione. Forse provenienti dai laboratori, “le bambine”come sono state chiamate affettuosamente le scimmiette  – hanno subito mostrato fragilità e problematiche.  Hanno impiegato diverso tempo a rimettersi in forma, ad abituarsi, a prendere confidenza e a costruire la loro piccola felicità, dice Vitadacani. Con pazienza hanno trasformato quella struttura nella loro casa, dove intendono continuare a vivere, tiene a precisare l’associazione.

Con il passare degli anni ai vecchi problemi si sono aggiunti quelli dell’età e oggi ne sono rimaste solo cinque: Andy, Viola, Actarus, Lara e Monique.  Secondo Vitadacani non c’è nessuna motivazione logica per spostarle, sottoponendole così a un forte stress, costringendole a cambiare abitudini e un equilibrio conquistato così a fatica. Il problema, sostiene l’associazione che le ha curate in tutti questi anni, risiede unicamente nel Ministero della Transizione Ecologica, perché ritiene che il Parco sia sprovvisto delle necessarie autorizzazioni per detenerle. In realtà però l’Abatino ha le stesse autorizzazioni degli altri centri, e comunque al pari di quello dove vogliono spostarle, afferma Vitadacani. Nonostante la vittoria di un recente ricorso al Tar da parte Parco Faunistico di Piano dell’Abatino, il ministero intende trasferirle entro il mese di maggio.

L’associazione si oppone fortemente all’ordine di trasferimento e propone di inondare il ministero della Transizione Ecologica e il raggruppamento Carabinieri Cites di e-mail dissuasive per aiutare le bambine, ormai anziane e fragili, a rimanere nella loro casa.

Il VIDEO: https://youtu.be/9diNMD1tCl8

Rubrica a cura di Barbara e Cristina Civinini

Colonia felina del castello di Santa Severa https://gliaristogatti.wordpress.com