Che dice questo muscolo cavo, vero motore dell’apparato circolatorio, posto in mezzo a due polmoni, sopra il diaframma, tra lo sterno e la colonna vertebrale? La fredda anatomia contrasta con il caldo, infuocato simbolismo della passione, del coraggio, dell’amore. Il cuore è la dimora degli effetti, dei sentimenti sinceri; spesso intimi. La “pompa” cardiaca è anche la sede della forza d’animo, della volontà, del desiderio, del coraggio, della bontà, della generosità.
Ascoltare la voce del cuore, il suo ritmo con il primo e secondo tono, i battiti che racchiudono la fase sistolica quando i ventricoli si contraggono e inondano di sangue l’arteria aorta (il sinistro) e la polmonare (il destro). Nella fase diastolica sono gli atri che versano il sangue nei ventricoli. E va dal secondo al primo tono. Battiti … il cuore non si ferma mai … altrimenti, se non lo si ascolta, se non lo si conosce, se non si previene l’evento … c’è la fredda morte cardiaca. Nel cassetto dei ricordi (quando, agli inizi degli anni ottanta, ero medico borsista in cardiologia al San Filippo Neri di Roma) restano scolpite quattro domande che il primario, professor Michele Pistolese , poneva sempre al paziente, probabile cardiopatico.
1)E mai svenuto, ha mai perso conoscenza , (una sincope)?
2)Ha mai accusato dolori al petto? Si? Me li descriva
3)Ha mai avuto palpitazioni, cardiopalmo, cuore che batte in fretta (batticuore)?
4)Accusa affanno, dispnea, nel fare uno – due piani di scale?
Per me restano quattro domande chiave dell’interrogatorio anamnestico, alla ricerca semeiologica dei sintomi e segni. E’ vero però (come ho scritto in un recente articolo), che anche soggetti asintomatici, in apparente pieno benessere, possono ammalare seriamente di scompenso cardiaco. Basti pensare a quell’ omicida silenzioso, nascosto da tempo nel buio, dell’ ipertensione arteriosa. O alle malattie cardiache anatomiche (difetto del setto interatriale, del setto interventricolare, del dotto arterioso pervio, della coartazione aortica) che si presentano solo in età adulta.
Col cuore non si scherza. Sbagliare può essere fatale. L’esame obiettivo, ossia la visita medica cardiologica, comprende l’ispezione generale del paziente; il controllo pressorio degli arti superiori (bilateralmente, almeno la prima volta)poi,se vi è differenza, sempre al braccio ove è più alta) e a uno o entrambi gli arti inferiori; l’esame dei polsi arteriosi (radiale,

Dottor Professor Aldo Ercoli Specializzato in Cardiologia e Broncopneumatologia e esperto in Malattie Infettive. Cardiologo già docente in Microbiologia ambientali, Medicina Naturale e di formazione dei medici di medicina di base.