Porto Bene Comune: offshore eolico

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Convegno sull’offshore eolico: grande opportunità storica e speranza.

Ad eccezione delle voci discordanti, peraltro scontate, di Unindustria e CISL, tutti gli interventi che si sono susseguiti, da quelli dei tecnici puntuali e suffragati da dati, a quelli dei sindacati, delle associazioni datoriali e dei Comitati come il nostro, hanno rimarcato l’opportunità storica che ci offrirebbe l’offshore eolico.

Il progetto, che è già sul tavolo del MITE, finanziato con fondi privati, è la vera unica alternativa alla costruzione di una nuova centrale a turbogas come, invece, vorrebbe l’Enel e rappresenta, peraltro, la condizione necessaria alla successiva e non più rimandabile ambientalizzazione del porto, Porto Bene Comune. In tale ottica riteniamo non utili piccoli progetti di fotovoltaico che potrebbero sottrarre terreni retroportuali preziosi e necessari all’hub dell’eolico e alla logistica in generale. A differenza del turbogas, che ha tutte le caratteristiche di un progetto ad imprenditoria privata che va a ledere il bene pubblico e danneggia l’ambiente, la salute e non porta posti di lavoro, l’offshore eolico è sì un progetto di imprenditoria privata che però non crea inquinamento, non arreca danni alla salute e porta innumerevoli posti di lavoro, senza contare che, per la posizione centrale nel Mar Tirreno del porto di Civitavecchia, lo stesso potrebbe diventare un hub importante per l’assemblaggio delle pale eoliche.

Bene ha fatto l’Assessora Lombardi, alla quale va il merito di essersi schierata fattivamente da tempo a sostegno della lotta che il territorio sta sostenendo, a garantire il contributo pubblico per finanziare lo studio anemometrico del regime dei venti, sebbene Civitavecchia sia già classificata come sito di sufficiente ventilazione per l’installazione di pale eoliche, e la stessa Terna, in qualità di gestore elettrico, abbia espresso parere favorevole ritenendo che tutte le condizioni necessarie a detta realizzazione siano soddisfatte. Il Convegno ha anche ufficializzato la scesa in campo della Cooperativa dei Pescatori di Civitavecchia che, garantite le zone di pesca, si è dichiarata estremamente favorevole alla realizzazione dell’offshore. Benvenuti. Preoccupazione è stata invece espressa, per le voci sempre più insistenti, che vorrebbero il Presidente Zingaretti pronto a fare una clamorosa capovolta, rispetto all’emendamento votato qualche settimana fa all’unanimità dal Consiglio Regionale, che impedisce l’installazione sul territorio regionale di nuovi impianti di produzione energetica con fonti fossili, tra cui, ovviamente, il gas. Se ciò rispondesse al vero ci troveremmo davanti al classico esempio di politica del Palazzo che schiaccia le giuste rivendicazioni dei territori. Ci si opponga fermamente, non si possono uccidere le aspirazioni e le speranze che un territorio sta esprimendo all’unisono.
Lo facciano i consiglieri regionali del territorio, lo faccia l’Assessora.

La speranza che i ragazzi di Friday For Future, nati e cresciuti all’ombra delle ciminiere, hanno manifestato con la loro gioia e voglia di vita, la richiesta, espressa con forza, di un futuro diverso da quello che ci vorrebbero imporre, va trasformata in realtà. E questo è un compito di cui si devono fare carico la politica e le istituzioni. Come ha sottolineato l’Assessora Lombardi da qui parte il cambiamento dal basso: facciamolo insieme, è giusto, realisticamente fattibile, economicamente vantaggioso, salubre e porta benessere. Questo nostro territorio se lo è meritato.