“Phoenix – Il potere immenso della musica” di Lisa Di Giovanni e Salvatore Cafiero

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Tratto da una storia vera

Ogni ferita gli è servita per essere l’uomo che è oggi. Tutto questo l’autore, il musicista e produttore Salvatore Cafiero, con un curriculum di tutto rispetto, lo ha raccontato alla scrittrice, laureata in psicologia, pubblicista e poetessa Lisa Di Giovanni, che ha saputo, grazie alla sua acuta intelligenza e alla sua notevole sensibilità di donna, cogliere i punti salienti della sua anima. Siamo innanzi a un testo assolutamente autobiografico, dove l’artista si racconta, pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo, senza filtri.

Salvatore Cafiero

Il suo percorso, perché la vita può anche essere etichettata in tale maniera, non è stato certamente facile ma -al contrario- ricco di traversie e di tratti alquanto impervi e persino disconnessi tra di loro. Lui non si è mai arreso e, nonostante tutto e tutti, ha cercato “con le unghie e coi denti” di proseguire dritto per la sua strada. È sempre stato in fin dei conti un essere vivente testardo e determinato, ed è stata anche questa sua indole da vero combattente in prima linea, che non è mai arretrato nelle cosiddette retrovie, a permettergli di andare avanti e di sconfiggere un po’ alla volta le sue debolezze. Troppo sensibile, o forse sarebbe meglio dire fragile, poiché la fragilità è la degenerazione della sensibilità, per essere compreso davvero dal caos che serpeggia ogni giorno. Guardava gli altri suoi coetanei e si credeva diverso e allora era troppo piccino per comprendere ciò che -invece- gli è chiarissimo oggi, ovvero che la diversità non deve esser vista come un qualcosa di negativo o come un ostacolo per la nostra vita, ma come uno straordinario valore aggiunto, che ci rende unici al mondo. Si guardava allo specchio e si sentiva eccessivamente piccolo. Era troppo basso, le sue coetanee non lo degnavano nemmeno di uno sguardo, se non davvero fugace, e questo lo rattristava terribilmente; si è così chiuso a riccio e si è creato un poco alla volta un suo microcosmo. Trascorreva tutto il tempo in solitudine in compagnia della chitarra presa in prestito dal fratello maggiore, suo grande punto di rifermento. Ed è stato grazie a lei che è riuscito a sopravvivere e che poi ha iniziato un poco alla volta a vivere.

Lisa Di Giovanni,

Quel suo profondo malessere che racconta in maniera eccellente, vivida e sincera, grazie anche al supporto della valida penna di Lisa Di Giovanni, che troviamo tra i capitoli e che lui è riuscito a sconfiggere pian piano, senza fretta. La risalita non è stata per nulla semplice e lui per riuscire a vedere la vetta ha dovuto intraprendere un incredibile e assai complesso, oltre che difficoltoso e doloroso, viaggio interiore. Si è messo in discussione e a nudo, senza provare alcuna forma di pudore o di vergogna. Ha accarezzato le sue paure e le ha vissute fino in fondo, conscio del fatto che ogni ferita abbia arricchito in modo ragguardevole la sua anima. Sì, parla di anima e non solo di cuore l’artista, perché è quella che bisogna conoscere per incominciare un rapporto di amore e di vero rispetto con se stessi. E tutto questo lo troviamo oggi nella sua musica che è un vero balsamo non solo per le nostre orecchie, ma anche le nostre anime.
Michela Gori

Casa Editrice: L’Erudita

Genere: Narrativa autobiografica

Pagine: 89

Listino: 15,00 €

Contatti:

https://www.instagram.com/salvatorecafiero.music/

https://www.instagram.com/lisa_di_giovanni/

Phoenix