Campo di Mare. Jova e i disabili, chi resta a casa?

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La mancanza temporanea dei parcheggi scalda gli animi.

Vi scrivo per un fatto accaduto nei giorni scorsi ad un cittadino di Cerveteri, condividendo parte della lettera che ci ha inviato, premettendo che chi scrivi ama la musica, canta le canzoni di Jovanotti, parteciperà al concerto e, soprattutto rispetta chi lavora. Una premessa doverosa dopo i commenti gratuiti elargiti sui social verso chiunque riporti un fatto, nonostante sia scevro da opinione personale, irrilevante in questa sede.

parcheggio disabili

 

«Mi chiamo Mario Paciucci e mi trovo sulla sedia rotelle dal 1998, sono un abbonato stagionale all’Ocean Surf lo stabilimento che si trova a Marina di Cerveteri. La famiglia Gallo, i proprietari sono delle persone fantastiche e mi hanno reso il luogo accessibile per le mie problematiche motorie. Parcheggio al di fuori con una passerella con cui in autonomia posso tranquillamente accedere senza l’aiuto di nessuno. Internamente hanno un bagno per disabili accessibilissimo, e per farmi arrivare sul mio lettino dalla passerella interna per accedere al mare, mi hanno creato una piattaforma che mi permette di mettermi in autonomia sul lettino sotto il mio ombrellone. Però tutto questo idilliaco soggiorno è stato bruscamente interrotto, a causa del Concerto del Jova Beach. Il mio parcheggio, come gli altri dello stabilimento, mi è stato temporaneamente tolto, ma Alessandra Gallo ha cercato una soluzione per farmi parcheggiare, trovandola, in concerto con i gestori, nei posti riservati  alla Spiaggia Liberamente creata per noi disabili. Non è stato facile far capire all’organizzazione la necessità di riservarci un posto fino al termine del Jova Beach Party, altrettanto difficili sono stati i rapporti con gli utenti della spiaggia Liberamente, per loro sono “un parcheggio in meno”. Sono un disabile ma cliente di un altro stabilimento! Dunque puntualmente si parcheggiano nel posto a me dedicato, con tutte le discussioni del caso. Vi scrivo per condividere la difficoltà che mi ha recato questo evento, in quanto disabile».

Oggi, un’ulteriore regalo per Mario: «arrivato al parcheggio ho trovato la macchina rigata. Sembrerebbe un danno arrecato con una chiave o comunque un oggetto appuntito. Non sono mancate le incomprensioni, siamo tutti provati dal caldo e dalla mancanza di comodità ma possibile arrivare a tanto?» Mario Paciucci

Il signor Mario ci tiene a ribadire che nonostante sia d’accordo con chi sostiene che ci siano location più idonee ad ospitare un concerto, la sua non vuole essere una critica sterile all’amministrazione comunale, agli organizzatori, ne tantomeno all’artista di cui attende l’arrivo.