Amministrazione di Centro destra e Pd contro la Regione che vuole scippare l’acqua a Ladispoli

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Un no secco e trasversale.E’ quello che arriva da Ladispoli all’ennesimo tentativo della Regione Lazio di scippare l’acqua pubblica a Ladispoli per affidarla ad Acea. Quando sembrava che la faccenda fosse destinata alla soluzione, dalla Pisana è arrivato un nuovo monito al comune affinché consegni le chiavi dell’acquedotto ad Acea. Ovvio il rifiuto che tutte le forze politiche hanno spedito alla Regione Lazio.

Chiare le parole del delegato alle risorse idriche Filippo Moretti, raccolta come vedremo anche dal Partito democratico di Ladispoli.

“Ritengo legittime  – ha commentato Moretti – le proteste del PD verso il proprio assessore regionale che, di fatto, intimando al nostro Comune il passaggio in ACEA, va in senso contrario rispetto quanto approvato congiuntamente dalle commissioni ambiente e territorio il 16 ottobre scorso. Sempre su richiesta del nostro Comune, le stesse commissioni si riuniranno nuovamente il 20 novembre per approvare un documento da trasmettere alla giunta regionale per richiedere che i comuni non ancora confluiti in ACEA-ATO2 possano ottenere una moratoria, in attesa dell’approvazione della nuova legge sull’acqua pubblica già in discussione in parlamento. E’ questa una fase delicata della vicenda che ci vede resistere da anni all’ingresso forzoso sotto la gestione ACEA e spero vivamente che tutti i consiglieri ed i responsabili delle forze politiche del territorio si adopereranno per raggiungere questo obiettivo. Sarebbe, infatti, paradossale che i nostri Comuni venissero obbligati ad una scelta devastante in termini economici e di servizi, con criteri opposti alla gestione dell’acqua pubblica, solo per adempiere ad una norma che è in procinto di essere profondamente cambiata. Crediamo ci siano ancora i margini per risolvere questa annosa questione, ma è chiaro che se alla fase del dialogo politico non seguiranno soluzioni utili per il nostro Comune, ci mobiliteremo immediatamente mettendo in campo forme di protesta  molto decise e siamo certi che la Città sarà con noi”.

Ed anche il gruppo consiliare del Pd ha alzato la voce. Ecco la nota del circolo e del gruppo consiliare.

“Il PD di Ladispoli esprime il più netto dissenso dai contenuti della lettera con la quale l’11 novembre scorso l’assessorato Regionale ai Lavori Pubblici invita il Sindaco ad avviare gli atti per il passaggio degli impianti del Servizio idrico ad Ato 2. La lettera contraddice i risultati dell’incontro recentemente svoltosi in Regione, incontro nel quale l’Amministrazione e i Consiglieri Comunali di Ladispoli avevano ottenuto l’impegno della Regione a cercare soluzioni che possano salvaguardare le gestioni in autonomia come quella della Flavia Servizi. A salvaguardare quindi gestioni che si sono dimostrate efficienti ed economiche nei servizi offerti alla comunità.Il PD chiede che sia sospesa la validità della comunicazione dell’Assessorato e che sia convocata una nuova riunione della Commissione. È inaccettabile che non siano tenute nella giusta considerazione le esigenze dei territori, in particolare quando si tratta di consentire la continuazione di un modello positivo di gestione pubblica”.