GUERRA ALLE ZANZARE: INSETTICIDI INUTILI E DANNOSI

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zanzare

Ma allora perché le amministrazioni insistono con le disinfestazioni?

di Alfonso Lustrino

Puntuale con l’arrivo del caldo anche la comparsa delle zanzare.
Oggettivamente fastidiose si moltiplicano i “rimedi” per eliminarle, ma molti di questi sono solo apparente innocui. Forse è il caso di saperne qualcosa di più.
In coro i cittadini invocano interventi drastici con insetticidi antizanzare e nelle nostre abitazioni si moltiplicano zampironi, piastrine e spray di ogni tipo. Ma cosa funziona realmente e cosa è dannoso per la nostra salute e per l’ambiente?
Il metodo peggiore per contrastare le zanzare in città è usare gli insetticidi per uccidere insetti adulti: sono inutili, molto pericolosi e fanno danni sia all’ambiente che alla salute.
“Gli insetticidi più comuni e utilizzati sono i piretroidi, sostanze chimiche di sintesi che non hanno nulla a che fare con le piretrine che derivano invece da una pianta (il fiore di piretro). Le piretrine sono usate da millenni per tenere lontano le zanzare, mentre i piretroidi sono stati creati dall’ industria chimica e sono delle sostanze molto più potenti. Pensate che alcuni piretroidi sono migliaia di volte più potenti rispetto al DDT”. Pietro Massimiliano Bianco ricercatore dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) spiega come sono composti questi insetticidi e perché ci fanno tanto male. “Molti di questi piretroidi si accumulano nel corpo, sono interferenti endocrini e risultano tossici per la riproduzione e per sistema nervoso. Tendono ad accumularsi nei tessuti grassi e nel cervello, è ovvio che soprattutto se l’uso ripetuto e se le sostanze permangono a lungo possono rappresentare una minaccia soprattutto per gli organismi in via di sviluppo quali per esempio i bambini”.
“Queste sostanze non funzionano e non risolvono il problema, anzi lo peggiorano”, afferma il ricercatore, “Il 99% si disperde nell’ambiente, si deposita sulle superfici e soltanto una piccola percentuale colpisce le zanzare. Tra l’altro le zanzare grazie a questo uso intensivo stanno diventando resistenti.
Il paradosso è che questi insetticidi uccidono proprio i predatori delle zanzare. La presenza eccessiva di zanzare spesso è indice di degrado ambientale, vuol dire che non c’è più nessuno che le mangia”.

Le zanzare sono fastidiose, ma al momento attuale non rappresentano un pericolo per la salute: le malattie virali trasmesse dalle zanzare sono, nei paesi tropicali, un vero flagello, ma non qui.
Inoltre gli insetticidi, depositati sulle piante ed altri tipi di superficie come i muri delle case, le pavimentazioni, gli arredi esterni, ecc., avendo un’alta residualità ambientale, continueranno a seminare, a catena, la morte di altre creature, decimando, tra gli altri, gli stessi predatori delle zanzare che, senza antagonisti naturali, aumenteranno sempre di più.
Per quanto riguarda la salute delle persone poi, ci sono ormai continue evidenze di eventi tossici legate all’uso degli insetticidi di sintesi come allergie, asma, malattie neurovegetative, sterilità, malformazioni neonatali, ecc. Malattie ben più gravi, fino al tumore, si presenteranno dopo anni di incubazione quando non si penserà più che siano la conseguenza delle irrorazioni.
Ma allora perché le amministrazioni, spinte dalle continue richieste dei cittadini, annualmente irrorano la città con veleni inutili?
Addirittura alcuni quartieri incaricano ditte private per intervenire in maniera supplementare, convinti di difendersi uleriormente. Chi si oppone viene considerato un incosciente, perché, a loro dire, rende vano l’intervento stesso.
Tale anomalia Italiana  può e deve essere corretta dalle autorità competenti sotto la spinta di una opinione pubblica che invece finora si è dimostrata disinformata e perciò distratta. Non si tratta di fare crociate ma di usare buonsenso e di risparmiare. Non è vero che le ordinanze del sindaco impongono la disinfestazione. Un fatto ben documentato che di tutti gli insetticidi consumati nel 28 Paesi della Comunità Europea l’Italia da sola ne consuma il 50%, segno evidente che esiste un “affare” anomalo. In tutto il Paese una miriade di imprese autorizzate in concorrenza fra loro tentano di disinfestare le nostre città
Per fortuna c’è chi va controcorrente: a Roma la sindaca ha pubblicato puntuale la  sua ordinanza, nella quale quest’anno legge:  “I trattamenti contro le zanzare adulte comportano maggior rischio di tossicità, elevato impatto ambientale, temporaneità dei risultati e maggiori costi di gestione, pertanto non devono essere utilizzati a scopo preventivo né a calendario”

Cosa fare, dunque, per difendersi dalle zanzare?
Di sicuro occorre ricorrere a metodi il più possibile biologici, per non alterare gli equilibri naturali, che, dove vengono mantenuti, sono in grado, da soli, di tenere sotto controllo anche la Zanzara tigre. La lotta efficace si dovrà basare essenzialmente sulla prevenzione, colpendo le larve, ma in modo atossico.
La zanzara tigre deposita le uova in pochissima acqua, soprattutto nelle zone urbanizzate e non si allontana dal luogo in cui nasce. Si può quindi dire che ogni condominio o privato cittadino, secondo come gestisce il proprio territorio, ha il numero di zanzare tigre che si merita. Con opportuni metodi larvicidi, però, la sua presenza può essere drasticamente limitata.
Prima di valutare i vari rimedi in uso sfatiamo alcuni miti sulle zanzare: non è la luce ad attirarle, ma il calore dei corpi e l’anidride carbonica emessa nell’aria, il sudore, i profumi dolci e l’umidità. Non preferiscono il sangue dolce: il livello di zuccheri del sangue, così come altre caratteristiche, non influiscono granché sulle preferenze delle zanzare. Come ha spiegato il medico Cameron Webb su The Conversation le zanzare sono attirate a noi principalmente da anidride carbonica e acido lattico, ma a livello della nostra pelle esistono centinaia di altri composti che partecipano alla formazione del bouquet che costituisce il nostro odore personale. E alcune di queste combinazioni sono indubbiamente preferite dalle zanzare rispetto ad altre.

I RIMEDI

EVITARE RISTAGNI D’ACQUA
La prima raccomandazione è non lasciare in giro acqua stagnante in cui le zanzare possano deporre le uova. L’acqua è necessaria alle larve per il loro sviluppo che è piuttosto rapido, una settimana circa.
Quando non si può fare a meno di lasciare l’acqua a disposizione delle mamme-zanzara si possono aggiungere elementi di disturbo come l’olio di Neem. Ne bastano poche gocce in acqua stagnante per impedire alle larve di zanzara di raggiungere il pieno sviluppo.
Molto conosciuto è il rimedio del rame. Questo metallo ha la proprietà di rilasciare ioni che bloccano la crescita degli insetti, ma va continuamente pulito perché smette di funzionare quando è ossidato. Le monetine da 1, 2 e 5 centesimi non funzionano perché non sono fatte di rame.

LE LAMPADE
Moltissime persone si affidano ogni estate a questi dispositivi, e magari commentano con soddisfazione ogni sfrigolio, ma le pubblicazioni specializzate hanno stabilito da decenni che le lampade per fulminare gli insetti sono del tutto inefficaci per limitare la vostra dose quotidiana di punture.
Le lampade finiscono così per sterminare soprattutto insetti che non sono affatto dannosi per l’uomo e che, anzi, possono avere la loro utilità per tenere a bada alcune specie dannose.
Inoltre, secondo uno studio del 2000, l’elettrocuzione dei malcapitati insetti diffonde nelle immediate vicinanze virus e batteri eventualmente trasportati al loro interno.
LA CITRONELLA
L’olio di citronella è automaticamente associata alla lotta contro le zanzare, e trattandosi di un estratto vegetale è spesso enfatizzato come rimedio naturale, in contrapposizione a quelli che usano sostanze di sintesi. È vero che questa sostanza repelle gli insetti, ma se usiamo le candele all’olio di citronella, immancabili compagne di una cena all’aperto, non aspettiamoci grandi risultati: il dispositivo è efficace solo nelle immediate vicinanze della candela stessa, e la sua utilità è ulteriormente diminuita in condizioni di vento poco favorevoli.

ZAMPIRONI
Lo stesso discorso vale per i cosiddetti zampironi, spirali impregnate di insetticida che bruciano per diverse ore, che sono davvero efficaci contro le zanzare solo quando vengono usate in un ambiente chiuso. Questo tipo di utilizzo da noi è fortemente sconsigliato perché è noto che i fumi dello zampirone sono tutt’altro che salutari per gli esseri umani. Tra gli esperti questo crea una certa preoccupazione: si stima infatti che un solo zampirone rilasci una quantità di particolato equivalente a quella di 75-137 sigarette.

CREME E SPRY
Per quanto riguarda invece i prodotti da applicare direttamente sulla pelle e i vestiti, il problema dell’olio di citronella è che evapora molto velocemente e quindi è necessario applicarlo molto spesso per non perdere la protezione. Come repellenti topici il Cdc (Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie) consiglia, tra l’altro, prodotti a base di Deet. Peccato, però, che sia indicato solo per soggetti maggiori di 12 anni e che può causare irritazione cutanea e, se assorbito, può essere tossico.
Per fortuna in commercio si trovano facilmente creme e spray naturali, certificati biologici, adatti anche a neonati.

APPARECCHI SONORI
Ancor più inutili delle lampade sono i repellenti sonori. Secondo chi li vende, emettono un suono insopportabile per le femmine di zanzara, ma si tratta di una bufala. Esistono studi che provano la totale inefficacia di questi dispositivi, eppure nelle sere d’estate è facile sentire il loro caratteristico suono: vicino a noi qualcuno è cascato nelle pubblicità.

PESCI LARVIVORI
Il pesce rosso è scarsamente efficace, mentre le gambusie, cioè piccoli pesci originari del nord e centro America, possono essere utili per liberare dalle zanzare fontane, vasche e altre riserve d’acqua, a patto che queste non comunichino con gli ambienti acquatici circostanti perchè causerebbero gravi danni agli ecosistemi, in particolare agli anfibi.

DIFFUSORI E OLI ESSENZIALI
Chi è alla ricerca di un’efficacia maggiore, si orienta di solito sui diffusori di sostanze insetticide. Possono essere di due tipi: diffusori di liquidi e diffusori a piastrine. In entrambi i casi si tratta di prodotti molto compatti, simili ai profumatori per ambiente. L’efficacia di questi due sistemi è abbastanza buona negli ambienti piccoli, mentre risulta scarsa negli spazi più ampi. Un altro potenziale difetto è che non sempre si conosce la composizione chimica dell’insetticida: per un uso prolungato è quindi consigliabile optare per prodotti che emanano sostanze naturali come il già citato olio di neem, oppure l’estratto d’aglio, l’estratto di rosmarino, ecc.

BOTTIGLIE
Richiede un po’ più di tempo la preparazione della bottiglia trappola che sta letteralmente spopolando sul web. Per realizzarla rimandiamo ai vari tutorial facilmente reperibili. L’efficacia è tutta da verificare.

BAT BOX
Sono sempre di più i Comuni italiani e i singoli cittadini, che si rivolgono al Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze per incrementare il numero dei pipistrelli, mediante il posizionamento delle Bat-Box. I piccoli mammiferi alati, infatti, sono formidabili cacciatori di insetti, comprese le zanzare di tutti i tipi.
Conclusioni: quale sistema antizanzare conviene?

Per quanto riguarda gli antizanzare da interno, le zanzariere adesive e magnetiche sono le più convenienti in termini di prezzo, facilità di montaggio e grado di protezione offerto.
Per quanto riguarda gli antizanzare da esterno, la convenienza dipende dall’ampiezza degli ambienti: per assicurarsi una protezione efficace in un giardino molto grande è consigliabile un sistema con vaporizzatori ad ugello da installare lungo il perimetro, mentre per ambienti meno estesi sono consigliati i diffusori di oli essenziali.

Insomma le alternative naturali esistono, basta cercarli.
Naturalmente per ottenere risultati soddisfacenti occorrerà divenire consapevoli e creativi, collaborare e smettere di essere pigri aspettando che le Amministrazioni sia comunali che condominiali/consortili risolvano un problema esclusivamente personale. E’ invece necessario che ognuno individui i propri focolai e li bonifichi.

Le punture sono fastidiose, ma i veleni lo sono molto di più.