SPOSTAMENTO DEL MERCATO GIORNALIERO  DI VIA ANCONA A LADISPOLI

0
1640
L'incontro dell'assessore Lazzeri con gli operatori del mercato settimanale di Ladispoli

QUESTO È IL FUTURO DELLA NOSTRA CITTÀ DI LADISPOLI?

Riceviamo e pubblichiamo

Dalla settimana trascorsa, il passa parola prosegue e, quindi, la silenziosa e crescente  mobilitazione di tutti i cittadini, va avanti, prevalendo la contrarietà allo spostamento del mercato giornaliero di via Ancona nella Città di Ladispoli.

I Tre Amici al Bar, Roberto Magri, Raffaele Cavaliere, Diego Corrao evidenziano di seguito, quanto appreso dalle note Fonti Aperte e facendo seguito al comunicato stampa pubblicato in data 16.08.2024 nonché all’ ultimo comunicato stampa del 02.04.2025.

1.  La nota raccolta di firma cresce ora dopo ora, oltre 1.400 adesioni si apprende dai social, ove risulta altresì un sondaggio nel quale il mercato risulta aver ottenuto il  74% di voti pari a 620.

2. La trasversalità dell’adesione alla contrarietà dello spostamento de quo, dovrebbe meritare l’opportuno ascolto da parte degli Addetti ai Lavori nonché rispetto, ma soprattutto, una sufficiente ed adeguata chiarezza.

3. Appare dalle notizie apprese dalle Fonti Aperte e Social, che non si possa escludere verosimilmente, che il noto trasferimento del mercato abbia avuto già il c.d. “via libera” in ordine al progetto, ovvero sia stato sancito dall’Autorizzazione dell’Ufficio tecnico comunale di Ladispoli n. 1803 dell’8 ottobre 2024 –  vedasi Mass Media del 12 ottobre 2024.

4.  Quindi,  appare, verosimilmente che sia stata prevista la trasformazione di un’area strategica di circa 38.000 metri quadrati in un nuovo polo urbanistico a grande impatto edilizio, perché una parte dell’area sarà destinata al nuovo mercato coperto e ai parcheggi pubblici. Il resto – oltre 12.000 mq circa – sarà utilizzato dal privato per edificare:

a. nuove palazzine per circa 325 nuovi residenti (26.000 mc circa),

b. spazio commerciale (6.500 mc circa),

c. servizi privati (5.000 mc circa).

I Tre Amici al Bar, in ordine al progetto de quo, si domandano come si possa collocare adeguatamente con il territorio locale,  ove già la pressione dell’acqua appare bassa già  dopo le ore 08:00 in diverse porzioni di territorio della Città di Ladispoli e ove appare, verosimilmente, che non si possa neanche “alzare” per non pregiudicare ulteriormente con l’innalzamento della pressione le stesse condotte già vetuste che potrebbero, verosimilmente, compromettere la loro adeguata tenuta!

5. Pertanto, occorrerebbe fare il punto, ove nulla osti, sulla situazione delle “Fonti Energetiche a livello locale”, energia elettrica, gas e acqua, per conoscere le opportune informazioni che evidenziano la concreta capacità e/o parametri tollerabili che ha attualmente la Città Ladispoli per sopportare e/o fare fronte al costante aumento della popolazione, al fine  di evitare ulteriori complicazioni alla popolazione locale, già peraltro provata per tutte le situazioni geopolitiche a far data dal 01.02.2020.

6. Altrimenti, se non si prende in considerazione quanto indicato al precedente punto 5, non si può escludere verosimilmente, che si rischia di compromettere ulteriormente l’equilibrio del nostro territorio, aumentando il consumo di suolo, la pressione sui servizi nonché il relativo il traffico urbano. In merito al c.d “contributo straordinario” pari a circa 1.483.000 € che il privato dovrebbe versare al nostro Comune – verrà totalmente compensato con la costruzione del mercato: un’operazione a saldo zero per l’interesse pubblico.

A ciò si aggiunge l’incertezza sul futuro dell’attuale sede del mercato giornaliero di via Ancona: né la demolizione e né la riqualificazione dello storico Mercato de quo, apparendo così le notizie apprese dalle Fonti Aperte e Social, ovvero risultando, verosimilmente, quelle previste nel Piano Integrato de quo!

I Tre Amici al Bar, quindi,  ritengono che la nostra Città di Ladispoli abbia bisogno di una seria ed oculata visione, limpida, trasparente e che abbia quale priorità la salvaguardia del c.d. ” bene comune” e che si abbandoni a qualsivoglia speculazione!

Tant’è che oltre l’ impianto idrico di acqua potabile vetusto,che non permette di aumentare la pressione pena danni all’ impianto stesso e che crea gravissimi disagi in diversi quartieri di Ladispoli, dove gli utenti di ACEA ATO2 rischiano di danneggiare i loro elettrodomestici (lavatrici, boiler, lavastoviglie) c’e’ anche l’ impianto fognario “indifferente” per accogliere tantissimi nuovi utenti, visto che a Ladispoli moltissimi spazi verdi vengono edifica con dei “project financing”, che a parere  di molti, come si legge sui social e massmedia, non dia in cambio niente di buono alla Città di Ladispoli, perché gli scambi non sono di valore “pari”. Tra l’altro, non si può escludere verosimilmente che sono molti gli esposti che sono stati fatti ed inoltrati alle Autorità competenti istituzionalmente al riguardo ed anche tantissime interrogazioni in Consiglio Comunale e noi ci chiediamo: “come mai gli Organi competenti sovracomunali” non intervengono per appurare la “correttezza” di questa edificazione che sembra danneggiare solo la Città, aumentare i disagi al cittadino, creare ulteriori problemi alle infrastrutture già di per se precarie e a rischio di collasso?
Come mai gli “Organi deputati alla vigilanza e controllo” non intervengono pur sapendo che Ladispoli è costruita tra due fossi e ha un ampia fascia marina e, pertanto, dovrebbe essere rispettato il “vincolo del verde pubblico urbano pro capite” apparentemente superato e, non potendosi escludere presumibilmente violato da anni e ciononostante comunque si continua a costruire?

7.Occorre, quindi, costruire i c.d.  “ponti tra il passato e il presente” e tutti noi sappiamo ch’è necessario avere delle Radici solide per progettare e costruire il futuro.

Impediamo, saggiamente, il trasferimento del mercato de quo, perché è il cuore pulsante testimone delle Tradizioni e Radici è l’ attuale mercato giornaliero immerso nei giardini centrali che ospitano anche il Parco dell’ arte realizzato nell’ ambito del “Progetto Ladispoli Città dell’ Arte e Museo al Cielo Aperto” , realizzato allora dal Consigliere Comunale Dott. Raffaele Cavaliere, pensate le prime due grandi sculture lignee rappresentano le radici di Ladispoli: i Pescatori e i Contadini!

Ricordiamo tutti, quindi, le questioni antropologiche e sociologiche legate al mercato attuale che formano una parte del processo identitario ed esalta le radici culturali/economiche di Ladispoli. Senza la valorizzazione del passato non esiste un presente gratificante e un futuro migliore, l’ attuale Amministrazione commette, verosimilmente, un danno socio/culturale enorme che distrugge la formazione dell’ identità dei cittadini con la storia di Ladispoli.

Quanto sopra, ai sensi dell’articolo 118, quarto comma, della nostra Costituzione della Repubblica Italiana che recita: “Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”.

Tutto ciò, sempre a difesa della libertà di ognuno, occorre sempre assicurare l’effettività dei diritti civili e sociali, il rispetto delle libertà garantite dalla nostra Costituzione Italiana e della dignità delle persone è sempre la precondizione per la realizzazione di una vera democrazia”.

Roberto Magri, Raffaele Cavaliere, Diego Corrao