L’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ SCOPRE L’ACQUA CALDA. SOTTO I SHOCK I DIVERSAMENTE ESPERTI DELLA TASK FORCE CHE NON NE AZZECCANO UNA.
di Miriam Amborghetti
“I guanti sono un ottimo sistema per diffondere non solo il Covid19 ma altri virus e batteri. La loro superficie, infatti, impedisce al microbiota che popola la pelle a protezione dagli attacchi proprio di batteri e virus provenienti dall’ambiente di entrare in azione. Dunque, il Covid19 e gli altri patogeni si stabiliscono incontrastati sulla superficie dei guanti e passano da un oggetto all’altro ad ogni tocco”.
Questo è quanto afferma ormai da mesi il dottor Stefano Montanari, il nanopatologo, che fin dall’inizio dell’epidemia ha assunto una posizione non allineata alla narrazione ufficiale, definendo “assurda” la strategia scelta dal regime per contrastare il contagio, esprimendo critiche dure sui metodi diagnostici adottati (test non validati con una grande percentuale di falsi positivi “Dal punto di vista tecnico, otto tamponi su dieci forniscono prove fuorvianti di falsa positività”), e sui dispositivi di presunta sicurezza come guanti e mascherine considerandoli non solo inutili ma persino dannosi se usati in contesti non sanitari. Sulle mascherine aveva asserito che, quelle usate dalla popolazione, non solo non sono in grado di fermare alcun virus ma sono un ricettacolo per i batteri e dunque un veicolo potenziale d’infezione personale. Da aggiungere che la difficoltà che oppongono alla respirazione può causare ipercapnia ed acidosi. Per tale ragione Stefano Montanari è stato sottoposto alla gogna mediatica, la sua reputazione fatta a pezzi dal mainstream ed accusato di diffondere fake che però con il tempo si stanno rivelando non tanto fake.
Infatti è di questi giorni la notizia – piombata come un vero fulmine a ciel sereno sui sedicenti esperti che hanno stilato i protocolli paranoici – inerente le nuove linee guida diramate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità “No ai guanti, nemmeno al supermercato, usarli può aumentare il rischio di infezione, dal momento che può portare alla auto-contaminazione o alla trasmissione ad altri quando si toccano le superfici contaminate e quindi il viso”.
In luoghi pubblici come i supermercati, oltre al distanziamento fisico, l’Oms raccomanda l’installazione di distributori di gel igienizzante per le mani all’ingresso e all’uscita. In sintesi l’Oms, l’Ispe dixit della Sanità Mondiale, ha scoperto l’acqua calda. Montanari lo sapeva, lo sapeva la maggioranza dei medici, dei farmacisti e dei biologi come lo sa chiunque sia dotato di un briciolo di logica. Ma non la strapagata task force dei diversamente esperti. Meglio tardi che mai. Due domande sorgono spontanee: ora chi paga i danni ambientali, economici e sanitari causati dall’uso sconsiderato di milioni di guanti? Quante persone sono state infettate a causa dell’obbligo di indossare guanti sul posto di lavoro?