Lettera aperta del delegato Roberto Oertel alla preside Baldi

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delegato Oertel

Lettera aperta del delegato Roberto Oertel.Carissima Prof.ssa Baldi,

mio malgrado mi trovo costretto a corrispondere con lei per mezzo stampa e non lo avrei fatto se non mi avesse chiamato in causa lei con lo stesso mezzo.

Converrà con me che nè io nè il consigliere di Città Metropolitana, Federico Ascani, abbiamo avuto il piacere, nonostante le avessimo chiesto udienza,  di incontrarla dopo oltre un mese di attesa e rinvii da parte sua.

Era il 31 gennaio e Le chiedemmo un incontro, fissato da lei dapprima per il 20 febbraio per poi rimandarlo, solo qualche ora prima dell’incontro, al 28 febbraio; ma anche al suo secondo tentativo di appuntamento non siamo stati fortunati e questa volta il suo impedimento non ci è stato comunicato e quindi ci siamo recati all’istituto scolastico.

Fortunatamente l’edificio era aperto, il maltempo era alle spalle, gli studenti tutti a scuola e siamo stati ricevuti dal  segretario amministrativo, che non era al corrente dell’incontro, ma da quanto ho letto dal suo articolo, anche di molte altre cose, come ignaro era lo stesso Federico Ascani.

Infatti il preposto alla scuola in sua vece ha acconsentito a farci visitare la palestra e a darci le informazioni che poi ho pedissequamente riportato nel mio articolo, che non voleva essere assolutamente un atto di accusa nel suo operato, anzi affermavo il contrario, ringraziandola di quanto comunque aveva svolto per garantire il completo svolgimento delle attività sportive scolastiche nonostante questioni amministrative e burocratiche irrisolte in capo oggi a città metropolitana di Roma Capitale.

Io mi sono limitato a riportare i fatti come a me illustrati e confermati dallo stesso Federico Ascani, e non posso essere responsabile di ciò che non viene scritto di mio pugno, avendo confidato nella professionalità dei giornalisti che scrivono in totale autonomia. Semplicemente verifico che venga riportato quanto da me riferito e che il tutto sia corrispondente ai fatti.

Il titolo dell’articolo su “L’Ortica” che ritengo abbia suscitato anche la sua replica, ad esempio, è solo frutto intellettuale di chi l’ha scritto.

I fatti sono che da molti anni questa certificazione è manchevole, e che nè il consigliere di Città Metropolitana di Roma Capitale Federico Ascani, nè il preposto che ci ha ricevuti dell’istituto erano a conoscenza dell’auspicato sblocco dell’iter amministrativo.

Del resto, dopo oltre un mese senza avere avuto la sua disponibilità ad incontrare me e il consigliere, che per ben due volte ci siamo dovuti liberare da altri impegni (professionali, istituzionali e privati) qualche domanda me la sono fatta e non avendo l’interlocutore giusto, ovvero lei gentile professoressa, ho cercato anche di darmi da solo delle risposte.

Un atteggiamento lassista fa sì che la macchina burocratica, già lenta di suo, non permetta neppure a girare la chiave per l’accensione.

Forse così mi spiego l’annosa attesa per il famoso, necessario certificato.

Auspico  dunque che la certificazione arrivi quanto prima e con essa anche la sistemazione di quelle piccole attività di salvaguardia della struttura stessa (sostituzione porta d’emergenza e delle grondaie del sottotetto della palestra) che garantirà la piena efficienza della struttura, e la riparazione dell’impianto di riscaldamento, che certamente avrà segnalato e sollecitato,  infatti sono anni che i ragazzi spesso non possono neanche svolgere le attività in palestra per le basse temperature presenti e che consentirà alla Città Metropolitana di Roma Capitale finalmente di metterla a disposizione , mediante bando pubblico, delle diverse associazioni sportive del territorio, motivo dell’ interessamento ed obbiettivo mio e dell’amministrazione Grando.

Roberto Oertel

delegato all’edilizia sportiva