Lavori a ridosso della Sagra: meno parcheggi per residenti e pendolari, incroci a rischio e viabilità da rivedere.
Marciapiedi ridotti, carreggiata ristretta per le auto e poi parcheggi cancellati di colpo, almeno 40 quelli che non ci saranno più a disposizione di residenti e pendolari. E poi la “Ciliegina sulla torta”: i cantieri avviati a ridosso della 72° edizione della Sagra del Carciofo con l’arrivo di centinaia di migliaia di visitatori.
Insomma, era prevedibile: a Ladispoli gli abitanti sono sul piede di guerra.
Una situazione di viabilità critica in un centro già al collasso per la mancanza di posti per le auto. È andato di traverso l’allungamento della pista ciclabile dai giardini di via Ancona fino allo scalo ferroviario, passando per via Venezia, via Rapallo, via Oneglia e via Suor Maria Spinelli. Una decisione della giunta partorita per altro con mesi e mesi di ritardo. Palazzo Falcone ha ripiegato su una sorta di piano B dopo il progetto iniziale naufragato ovvero far transitare il tracciato rosso sul corso principale del viale Italia.
Una situazione di viabilità critica in un centro già al collasso per la mancanza di posti per le auto. È andato di traverso l’allungamento della pista ciclabile dai giardini di via Ancona fino allo scalo ferroviario, passando per via Venezia, via Rapallo, via Oneglia e via Suor Maria Spinelli. Una decisione della giunta partorita per altro con mesi e mesi di ritardo. Palazzo Falcone ha ripiegato su una sorta di piano B dopo il progetto iniziale naufragato ovvero far transitare il tracciato rosso sul corso principale del viale Italia.

Il malcontento aumenta anche per un discorso di sicurezza che per molti verrebbe meno. La carreggiata è sempre più stretta, numerosi punti sono considerati a rischio e lo testimonia anche un incidente (fortunatamente non grave) in cui venerdì scorso è stato coinvolto un giovane rider colpito mentre era in bici. Perché c’è da considerare che gli incroci tra via Venezia con via Napoli, via La Spezia, via Palermo e via Fiume sono diventati una roulette russa. Non si è ancora capito come si farà ad affrontare il caos a ridosso della scuola elementare di via Rapallo con l’arrivo anche dei pulmini oltre che delle auto dei genitori che si recano nel plesso per prendere i figli a scuola. In più la ciclabile proseguirà in curva e potrebbe anche essere modificata la circolazione invertendo i sensi di marcia: una delle poche soluzioni possibili a questo punto.
Centinaia e centinaia di commenti sui social ma basta sentire il parere di chi vive nel quartiere (commercianti compresi) per capire come la pensino i ladispolani.
L’opposizione presenterà una mozione in aula. «In questa città ormai – protesta Fabio Paparella, consigliere comunale di Ladispoli Attiva – anche la normalità si trasforma in un completo disastro e in un flagello costante a discapito dei cittadini. Gli sfalci delle erbacce vengono effettuati raramente. La ciclabile ferma per mesi e mesi riparte in un’area per altro critica: tutto è stato programmato nei giorni della fiera. L’area è completamente bloccata ma soprattutto ci domandiamo come potrà essere garantita la sicurezza dei ciclisti su una pista realizzata in vie strette anche per la percorrenza delle sole auto. Altro che visione della città. Qui non si riesce neppure a gestire l’ordinario. Abbiamo già pronta una interrogazione».

Meno posti per i residenti, meno spazi anche per i pendolari. In oltre 8mila quotidianamente si recano allo scalo per prendere il treno ma ora per gli utenti della Fl5 la vita sarà più dura prima di recarsi a piedi sulle banchine. Palazzo Falcone una contromisura ce l’avrebbe pure e cioè il multipiano approvato in vicolo Pienza a non molta distanza dalla stazione. Un progetto concreto da un centinaio di parcheggi ma ci vorrà tempo, chissà quanto, prima che possa vedere luce. Nel frattempo arriverà pure l’estate e più di 50mila vacanzieri.