Cerveteri e il pasticcio sulle tasse al cimitero: “Le luci neanche funzionano”

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La denuncia di Di Giancamillo, presidente di Terra Nostra prima del dietrofront del sindaco. 

Niente imposte cimiteriali sulle luci votive  a Cerveteri. Ma solo perché cittadini e comitati si sono infuriati contro la giunta comunale. Un brutto pasticcio che ha rischiato di accendere gli animi. Il Comune ha giocato d’anticipo chiedendo ai cittadini le tasse sul cimitero del 2021 spedendo i bollettini a casa. Poi dopo le polemiche e la fila di residenti imbestialiti in municipio il dietrofront del sindaco.

Dura reazione del comitato Terra Nostra, con il presidente Francesco Di Giancamillo. “La municipalizzata Multiservizi ha mandato in contemporanea due bollette per la luce votiva, una per il 2020 da pagare entro giugno, una per l’anno successivo da pagare entro novembre. Ci è sembrato davvero poco intelligente in un momento di piena crisi. Anche perché delle luci nel cimitero Sasso ne funzionano la metà. La giunta comunale non ha sospeso neanche l’Imu”. Per la cronaca, come specificato dal primo cittadino Alessio Pascucci, restano comunque valide le fatture emesse ma con le seguenti scadenze: la rata relativa al 2020 si può pagare entro la fine di giugno di quest’anno, mentre quella 2021 non più entro novembre di quest’anno, ma entro marzo prossimo.