Cerveteri, la nota di Alessandro Magnani.
«Mi sento in dovere di esprimere tutta la mia indignazione davanti ad un Sindaco, alla sua Giunta e a tutto il Consiglio comunale per non aver speso mezza parola sui fatti gravissimi che stanno avvenendo nella Striscia di Gaza a danno dei civili Palestinesi.
Non un messaggio di cordoglio per quelle migliaia di bambini innocenti uccisi, per tutte quelle donne disperate e per tutti quegli uomini che scavano sotto le macerie per trovare sopravvissuti. Tutti sotto le bombe, ogni santo giorno, vessati da un governo Israeliano che tutto vuole tranne che una tregua. Qui non si tratta di dare un’etichetta al prossimo, dicendo: “tu sei filo palestinese e io sono filo Israeliano”, ma si tratta di urlare a gran voce per chiedere la fine di questo genocidio in un lager, in una prigione a cielo aperto. Dicono che Israele abbia diritto a difendersi, ma per quanto ancora e in che modo? Fino a che non ci sia più un palestinese? Perché se Israele ha diritto a difendersi così, allora la Palestina ha solo il dovere di morire, in silenzio e senza diritti…da ormai troppi anni. Prigionieri del potere Israeliano e del beneplacito europeo e americano. Per chi asserisce questo provo solo vomito.
Ho visto per altre guerre bandiere, bandierine ed eventi organizzati, ho visto sfilate organizzate dal comune stesso, foto e post strappa lacrime, ho visto corridoi umanitari, raccolte da parte di ogni organizzazione di volontariato, ho visto tutti che correvano, giustamente e prontamente, a mettersi in moto per tamponare, come meglio si potesse, la guerra in Ucraina.
Ho visto governi che inviano armi, li ho sentiti parlare di invasi e di invasori, li ho ascoltati mentre facevano le morali accusando la Russia di crimini di guerra. Tutto condivisibile. Oggi invece non vedo tutta questa enfasi, non vedo tutto questo interesse, non vedo questa fame di giustizia e voglia di schierarsi con il più debole, non vedo tutta questa voglia di pace, non vedo umanità…vedo e percepisco solo tanta ipocrisia, tanta disumanità, tanta cattiveria e tanto tifo inutile da stadio. La storia di quella terra parla da sola e chi resta in silenzio davanti a questo abominio diventa indirettamente complice.
Ieri mattina ho contattato telefonicamente una delle Assessore del comune di Cerveteri, ricordandole alcune sue precise prese di posizione ed esortandola a tornare a parlare di Palestina, visto che lo aveva ampiamente fatto in passato…ma adesso! Ora, che serve ancora più di prima. Ma la risposta è stata una non risposta…grazie Assessora.
Ciò che mi viene da dire è che siete omuncoli e donnine travestite da buon samaritani/e, all’occorrenza e quando vi fa comodo. Dei meri/e opportunisti/e di nessun valore. Per me tutti (o quasi) i politici in Italia valgono meno delle mele al mercato in offerta a 0.99 €.
Concludo rifacendomi alle parole di uno dei più grandi Politici di sempre, un combattente, un vero uomo, sto parlando di Nelson Mandela che affermava:
“La nostra libertà non e’ completa senza la libertà dei palestinesi”.
Bisogna stare in silenzio quando i bambini dormono, non quando muoiono»
Alessandro Magnani
Riceviamo e pubblichiamo