NEGLI STATI ANSIOSI-DEPRESSIVI DELLA MENOPAUSA.
di Aldo Ercoli

La Ballota nigra o fetida, anche chiamata Marrubio nero, è una pianta, appartenente alla famiglia della Labiate, che cresce nei luoghi brulli e incolti, un’erbacea per lo più diffusa nelle regioni mediterranee. I fiori rosso – violacei e l’odore nauseabondo che emana (da cui l’aggettivo fetida) sono due segnali da non trascurare.
Già in passato questo vegetale trovava impiego presso gli Egizi, i Greci ed i Latini. Credo che non siano lontani dal vero quegli autori che ipotizzano l’origine del termine ballota: deriverebbe dal greco “ballein” ossia respingere (pianta dall’odore ripugnante).
In quali malattie veniva impiegata la pianta dai nostri predecessori?
Sono le stesse indicazioni della moderna fitoterapia: soprattutto nei disturbi della menopausa; nel diminuire la frequenza e l’intensità degli attacchi di tosse intense e ripetuta (pertussoide).
Dopo un lungo periodo secolare di buio empirico terapeutico ritornò in auge nel Rinascimento come vermifugo energico nei confronti di vermi intestinali (ossiuri ed ascaridi), somministrata tramite clisteri. Si deve al noto fitoterapeuta Leclerc H. la riscoperta di questa erba dal cattivo odore, fetido. La utilizzò (Precis de phytoterapie, Masson Paris 1976) nelle manifestazioni ansiose della menopausa, nelle forme ipocondriache, negli stati lievi di insonnia.
In particolare l’autore <sottolineò l’azione delle preparazioni ottenute dalla pianta fresca nelle turbe nervose legate alla menopausa (25 gtt di alcolatura, 4 volte al di oppure 1-2 cucchiaini da caffè mattina e sera) e nelle psiconevrosi ribelli associandolo alla Passiflora> (Campanini E. Dizionario di Fitoterapia e Piante medicinali. Tecniche Nuove Milano 2024).
Qual è l’organotropismo della Ballota nera?
Sistema nervoso centrale autonomo (soprattutto simpatico), apparato gastroenterico, apparato respiratorio. Quali i prinicipi attivi? Ballotenolo, ballotinone e la marrubina (principio amaro), tutti derivati labdanici furanici; acido caffeico e clorogenico; flavonoidi (quercitina,apigenina); tannini; olio essenziale.
Quali le sue attività principali?
Sedativi nell’ansia soprattutto nei disturbi della menopausa. <Inoltre, svolge un’attività spasmolitica a livello gastrointestinale e delle vie aeree> (Brigo B. L’uomo, La Fitoterapia, la Gemmoterapica. Tecniche Nuove Milano 1997).
L’azione spasmolitica a livello delle vie aeree calma le forme pertussoidi. Altre attività segnalateci da Garnier G., Bézanger – Breuguesne L., Debraux G. (Ressaurces Médicinales de la Flore Francaise, Paris 1961) è quello coleretico. La Ballota aumenta la secrezione biliare: in decotto della pianta fresca è in grado di triplicare il volume di bile escreto in mezzora. Inoltre è stata utilizzata con successo negli acufeni intermittenti, saltuari, sostenuti da vasospasmo (non sono certo i più frequenti).
Ricapitoliamo le indicazioni cliniche: Sindrome ansiosa – depressiva in menopausa; stati d’ansia in soggetti ipereccitabili, insonnia, talora associati a “bolo isterico” e vertigini; spasmofilia specie a livello esofageo (discinesia, esofago a cavaturaccioli); pertosse (tosse convulsa con il “richiamo del gallo”); enuresi notturna in bambini ansiosi; acufeni da vasospasmo.
Posologia: Ballota nigra T.M. (Tintura Madre) 30 gtt diluite in un po’ d’acqua tre volte al giorno. Infuso: 15 – 30 gr per litro d’acqua (per migliorare il sapore amaro si più aggiungere Menta o Melissa).
Tirando le somme si può affermare che la vera grande indicazione del Marrubrio nero siano i disturbi della menopausa, più quelli psichici che non fisici. Sia i fiori rossi della pianta richiamano le rosse caldane del climaterio che il viso arrossato nelle manifestazioni pertussoidi. La paziente durante il climaterio diventa un’altra persona: è ansiosa, irritabile, non accetta questa nuova condizione fisica che la vita gli impone, la trova inaccettabile, disgustosa, “nauseabonda” (come l’odore della pianta), non squisitamente femminile.
Per i sintomi fisici, organici, quali soprattutto le vampate di calore si ricorre ad altri rimedi fitoterapici, Salvia officinalis T.M. nelle “caldane” (vampate di calore) 30 gtt x 3 volte al giorno nelle donne longilinee senza rialzi della pressione arteriosa. La salvia vanta, un’attività ormonale di tipo estrogenico. Leonorus cardiaca T.M. 30 gtt x 3 volte/di nelle donne più robuste e “calorose” con vampate di calore associate a palpitazioni.
Ricordo che nei disturbi della menopausa l’Omeopatia (personalizzata, unicista ed in buone mani) ha una marcia in più. Lachesis 06/030 LM 30 cps (da 1 a 30 seguendo la numerazione una cps la sera prima di coricarsi) in quelle robuste, pletoriche (“sulfuriche”) con rialzo della pressione arteriosa. Molto utile è la Sepia: stessa formulazione posologica di Lachesis. In quelle pessimiste che “vedono tutto nero” (come il nero di seppia”) asteniche, depresse, ipotese con chiazze melanotiche (scure) sulla pelle (ottima l’associazione con Ballota nigra T.M.).