IL GRANDE ATTORE NEI PANNI DI CRAXI SBALORDISCE TUTTI, IN UN FILM CHE RIACCENDE IL DIBATTITO SUL LEADER CHE SEGNÒ UN’EPOCA NEL BENE E NEL MALE.
di Barbara Pignataro
A pochi giorni dall’uscita nelle sale italiane, l’attesissimo film di Gianni Amelio, Hammamet, già affascina e divide. Dedicato a Bettino Craxi, segretario del Partito Socialista Italiano dal 1976 al 1993, è una pellicola si, incentrata sulla sua piccante personalità ma anche, o sopratutto, la storia di un’Italia estinta.
Il film è quasi interamente ambientato ad Hammamet, nella villa dove Craxi ha vissuto il suo esilio, attorniato dalle guardie del corpo e dalla famiglia composta dalla moglie, la figlia e un nipotino. Craxi venne coinvolto nello scandalo di Tangentopoli e, condannato per corruzione e finanziamento illecito, si rifugiò in Tunisia dove morì per un arresto cardiaco nel 2000.
“Racconta sei mesi di vita di un uomo che è stato importante per la politica italiana, della politica recente, difficile da giudicare” afferma Amelio descrivendo il suo lavoro. Un capolavoro a partire da PierFrancesco Favino che nell’interpretare il non facile ruolo del protagonista, ha dato il meglio di se, superando anche le proprie aspettative. Da Oscar. Livia Rossi nei panni della figlia che lo ama, lo cura e lo piange, convince ma non brilla mentre una Claudia Gerini, nel ruolo dell’amante innamorata, non convince affatto. L’unico all’altezza di Favino, è Renato Carpentieri, che nei panni di un politico collega di Craxi, non sfigura accanto all’eclettico protagonista. Insieme a lui meritevole di lode, l’autore della trasformazione, Andrea Lanza, grazie al quale Pierfrancesco è identico a Bettino.
Rabbia, dolore e arroganza dell’innominato politico, emergono dal racconto di Amelio, un uomo che, a prescindere dalla fede politica, indubbiamente è stato un leader, costretto a trascorrere gli ultimi giorni della sua esperienza terrena lontano da casa.Tra il documentario e l’irreale, il film non delude, è da vedere. Porta a riflettere su una verità che pochi pronunciano, ma difficile da smentire mentre descrive il declino di un Craxi umano che scivola via senza perdere il suo carisma. Assolutamente si!
Di Hammamet è stato detto…
“Dopo di lui la politica è cambiata in Italia, se oggi cerchiamo uno statista, non lo troviamo”. Gianni Amelio
“Certamente non è un grande affresco storico-politico”, ha detto Stefania Craxi a L’Italia s’è desta su Radio Cusano Campus.
“Il protagonista principale è lui, ma anche tutto quanto di lui si dice e tutto quanto di lui si porta dentro”. PierFrancesco Favino