L’INVASIONE BARBARICA VIRALE

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Dottor Professor
Aldo Ercoli

La Sars Cov19 a distanza di più di un anno dalla sua comparsa si è affezionata a questo pianeta di essere umani. Le prime testimonianze della sua nascita risalgono al settembre 2019 quando, a Huhan in Cina, si svolsero i campionati mondiali di atletica leggera.
Il virus, un nuovo coronavirus era nato, diffondendosi in tutto il resto del mondo ancora come fosse un bambino piccolo. Aveva bisogno di essere aiutato da batteri, ma anche da Micobatteri e Clamidie, per provocare forme polmonari di un certo rilievo. Da solo il virgulto virus era responsabile di rinofaringiti, congiuntiviti, fastidiose faringiti. Ne ho visti tanti di questi casi , specie tra Natale e Capodanno 2019 – 2020. Dopo solo tre mesi è cresciuto rapidamente. A marzo – aprile 2020 ha devastato per prima la nostra fertile, operosa regione della Pianura Padana.

Lo sconcerto è stato generale anche perché tra i tanti “vanitosi, presuntuosi” cosiddetti esperti virologi (da noi chiamati “scienziati”) nessuno ci ha capito niente. Anche perché nessuno se lo aspettava. Solo alla fine della prima ondata primaverile si comprese che questo nuovo germe si interessava, diversamente da Erode, di soggetti molto anziani, specie se con più malattie, oppure dal sistema immunitario fragile. In questa popolazione la mortalità fu molto elevata. Il virus oltre che più diffusivo aveva una aggressività maggiore rispetto a quello influenzale annuale che aveva scacciato e che tutti noi ben conosciamo.Fummo in molti (me compreso) che, con l’arrivo della calda estate, sperammo, essendosi di molto attenuato come virulenza, che se ne fosse andato via per sempre. Maledetta scalogna non fu cosi.
Con l’arrivo dell’autunno e soprattutto dell’inverno tornò a imperversare, come un’orda barbarica stanziale, più a lungo di prima. Hai voglia a fare una chiusura più o meno lunga, a tirare giù le serrande, a rinchiuderti come topi in casa (lockdown). Del tutto inutile.

Solo una tregua per noi esseri umani, divenuti eremiti, misogeni, diffidenti, terrorizzati dalle tante vittime. Come riaprivi, come uscivi per rincontrarsi, anche se mascherato,il virus ti riassaliva. Del resto, parafrasando, un popolo invasore barbarico, ti affama, uccide i vecchi ma risparmia i bambini.Vuole sottometterti non se ne va, resta, domina.
La Sars Cov19 se a settembre 2019 era piccola ora si è divenuta grande ma invecchiando si è frantumata in diverse varianti (inglese, brasiliana, sudafricana, scozzese ..).

Peggio di Proteus: ha diverse facce conosciute solo in laboratorio.
I nostri sistemi sanitari mondiali, a parte qualche rara eccezione, hanno perso questa guerra microbiologica perché totalmente impreparati. Talora c’è stato anche malafede, corruzione, speculazione, non solo incompetenza. Questo “stop ad go”, questa chiusura a singhiozzo non è servita niente. Come riapri ti “riacchiappa”. Ridicoli protocolli di medicina territoriale sono stati proposti per tentare di fermare l’ingresso degli ospedalizzati.L’unica strada allora è stata il vaccino. Costa caro (ancor più gli anticorpi monoclonali) ma più spendi più porti a casa vaccini. Stiamo ora osservando quanto quelli RNA (Pfizer, Moderna) e quelli proteici (Astrazeneca) siano efficaci anche sulla ora più frequente variante inglese denominata B117. Sembrerebbe, dai primi dati, di si.
Forse qualcuno ha collaborato con il nemico virale, ha aumentati il terrore per fini di lucro oppure politici. Non lo so, dico solo può darsi. E’ solo un sospetto che mi si rafforza quanto sento dire che colpisce di più i bambini.
Le varianti spaventano come le piaghe che colpirono l’anti Egitto. Però i bambini si infettano, come era anche prima al tempo del vecchio coronavirus, ma non si ammalano né (salvo rari casi con patologie congenite) soccombono.