LADISPOLI, IN ARRIVO UN OSPEDALE DI COMUNITÀ E UNA CASA DELLA COMUNITÀ

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ordinanza antincendio

Conferenza Locale per la Sanità, tenutasi in modalità telematica, alla quale hanno partecipato tutti i Sindaci della Asl Rm4 e i vertici dell’Azienda Sanitaria Locale. 

L’ordine del giorno – ha spiegato il Sindaco Alessandro Grando – era quello del piano di investimenti per il potenziamento delle strutture sanitarie territoriali, finanziato attraverso i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Il Direttore Generale, dottoressa Cristina Matranga, ha spiegato ai Sindaci intervenuti che la Regione Lazio ha approvato la proposta della Asl Rm4, formulata sulla base di una accurata analisi del territorio, illustrando per ogni Comune gli interventi che verranno realizzati. Per la nostra città è previsto un potenziamento importante dei servizi sanitari, con un “Ospedale di Comunità” e una “Casa di Comunità”, che verranno realizzati ex novo all’interno del perimetro della Casa della Salute di via Aurelia.

La Casa della Comunità – ha proseguito il Sindaco- consentirà di potenziare e riorganizzare i servizi offerti sul territorio migliorandone la qualità. Qui opereranno gruppi multidisciplinari di medici di medicina generale, pediatri, medici specialistici, infermieri di comunità e altri professionisti. Questa struttura, nella quale ci sarà un’integrazione tra i servizi sanitari e i servizi sociali comunali, sarà quindi un importante punto di riferimento per la popolazione, anche attraverso un’infrastruttura informatica e un punto prelievi. L’Ospedale di Comunità, che sarà dotato di 20 posti letto, si pone invece come una struttura sanitaria della rete territoriale a ricovero breve, destinata a pazienti che necessitano di interventi sanitari a media/bassa intensità clinica e per degenze di breve durata. L’Ospedale di Comunità potrà anche facilitare la transizione dei pazienti dalle strutture ospedaliere per acuti al proprio domicilio, consentendo alle famiglie di avere il tempo necessario per adeguare l’ambiente domestico e renderlo più adatto alle esigenze di cura dei pazienti. Alla luce di quanto esposto non possiamo che ritenerci soddisfatti e ringraziare la Asl Rm4 per il lavoro svolto.