Il pensiero di Roberto Magri, Raffaele Cavaliere, Diego Corrao.
Riceviamo e pubblichiamo
Negli ultimi giorni, la nostra Città di Ladispoli è stata al centro di un acceso dibattito riguardo lo spostamento del Mercato giornaliero di via Ancona, un pezzo della nostra storia perché ancora oggi è da considerare anche un luogo di coesione e aggregazione cittadina, che svolge, quindi, anche funzioni socio-culturali oltre che economiche.
Le dinamiche per spostare il mercato giornaliero da via Ancona a via Sironi di fronte all’ufficio postale in un’area scarsamente abitata adiacente la Ferrovia, lontana quasi un chilometro dalla sede attuale, apprese perché diffuse dai Mass Media, riguardano il terreno necessario per la realizzazione del nuovo mercato giornaliero, unitamente all’opera che li fornirebbero un privato, in cambio di ulteriori cubature residenziali.
I Tre Amici al Bar, Roberto Magri, Raffaele Cavaliere, Diego Corrao, espongono di seguito alcune riflessioni in merito, facendo seguito al precedente articolo pubblicato in data 30.08.2024 dai Mass Media.
Lo storico
Mercato giornaliero di via Ancona a Ladispoli, oltre a rispondere alle esigenze materiali dei cittadini che lo frequentano tutti i giorni, viene considerato il luogo dei rapporti tra le persone di qualsivoglia età anagrafica, ovvero tra coloro che vendono i loro prodotti ai banchi/ postazioni circa 30 (trenta) ed i cittadini che comodamente si recano quotidianamente a piedi e procedono ad acquistarli. Questo modus operandi, la c.d. l’interlocuzione è stata fondamentale, perché è proprio grazie al rapporto di stima reciproco che si è creato e solidificato nel tempo tra i relativi Commercianti e la relativa Clientela affezionata in tutto questo lasso di tempo trascorso. Difatti, per questo motivo si è realizzato, fortunatamente, tale aspetto, a nostro modesto avviso fondamentale ai giorni nostri e che ha contribuito e che contribuisce oggi, a confermare l’identità solida stessa della Città di Ladispoli.
Oggi, basta guardarsi intorno, per vedere che lo spazio pubblico è sempre più il tessuto connettivo tra grandi poli privati del consumo, mentre i mercati giornalieri tradizionali perdono capacità attrattiva e, con essa, la possibilità stessa di continuare a esistere. Quindi, chiediamo ove nulla osti, agli Addetti ai Lavori, se sono consapevoli che questa sia la strada giusta, tenuto conto, altresì, dell’articolo 41 della nostra Costituzione Italiana:
“L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali.”
Il predetto articolo 41 della Nostra Costituzione Italiana riguarda tutti gli imprenditori, ovvero anche per tutti gli imprenditori del Mercato giornaliero di Via Ancona Ladispoli?
Tra l’altro, ricordiamo che nella brochure del programma 2022 diffusa a suo tempo risulta anche indicato ” Riqualificazione del mercato giornaliero “. In merito al ventilato e suddetto spostamento ora di circa un chilometro, ai limiti del centro abitato, non si può escludere, verosimilmente, che ne determinerebbe la sicura scomparsa!!
Quindi si evidenzia che,il mercato giornaliero situato al centro della città storica trasmette il senso delle radici, perché Ladispoli è stata fatta da pescatori ed agricoltori. Chi vede il mercato tra i giardini centrali immediatamente si collega a questa tradizione e riesce così a sviluppare o mantenere quel senso di appartenenza necessario per sentirsi cittadino integrato nel tessuto sociale. Scambiare l’ energia con i proprietari delle bancarelle di frutta e verdura o con chi lavora nel chiosco della pescheria automaticamente si collega alle radici di Ladispoli e questo aiuta l ‘integrazione perché si vive la tradizione del posto.
Ladispoli è una città d’immigrazione, da tutta l’ Italia la gente ha scelto Ladispoli come residenza, come città dove vivere e svilupparsi. Certo abbiamo anche circa 54 etnie differenti e anche in quei paesi stranieri il mercato è il centro delle attività e della Vita urbana! Ora immaginate il mercato giornaliero attuale parte integrante della fascia verde urbana, dobbiamo ringraziare le FS per avere al centro storico un giardino verde così esteso e che è il vero polmone e luogo di ricreazione per moltissime generazioni!
Bene il cuore pulsante di Ladispoli è il mercato giornaliero in mezzo al polmone verde di una città devastata a livello urbanistico! Adesso immaginatevi un multipiano in cemento, squallido che da il senso della morte! Il multipiano appena visto aumenta l’ idea di solitudine, di aridità, di squallore; il cemento che diventa un “pugno sull’occhio” nel verde di Ladispoli. Obblighiamo l’ attuale Giunta Grando a rispettare la Vita, la Socievolezza, le Tradizioni urbane e le Radici del luogo chiamato Ladispoli. Impediamo il trasferimento del mercato, perché è il cuore pulsante testimone delle Tradizioni e Radici è l’ attuale mercato giornaliero immerso nei giardini centrali che ospitano anche il Parco dell’ arte realizzato nell’ ambito del “Progetto Ladispoli Città dell’ Arte e Museo al Cielo Aperto” , realizzato allora dal Consigliere Comunale Dott. Raffaele Cavaliere, pensate le prime due grandi sculture lignee rappresentano le radici di Ladispoli: i Pescatori e i Contadini!
Così si costruiscono i ponti tra il passato e il presente e tutti noi sappiamo ch’è necessario avere delle Radici solide per progettare e costruire il futuro. Salviamo il mercato giornaliero centrale dalla speculazione edilizia!
Quanto sopra, ai sensi dell’articolo 118, quarto comma, della nostra Costituzione della Repubblica Italiana che recita: “Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”.
Tutto ciò, sempre a difesa della libertà di ognuno, occorre sempre assicurare l’effettività dei diritti civili e sociali, il rispetto delle libertà garantite dalla nostra Costituzione Italiana e della dignità delle persone è sempre la precondizione per la realizzazione di una vera democrazia”.
Roberto Magri, Raffaele Cavaliere, Diego Corrao