GIANNINI: “A MONTESPACCATO PIÙ CHE GIUBILEO È VIA CRUCIS!”

0
150

ROMA. GIANNINI (LEGA): “LINEA 980 NEL CAOS, UTENTI LASCIATI A PIEDI. 

Dal 1° aprile la linea 980, asse fondamentale per collegare via Montespaccato all’ospedale San Filippo Neri, è stata data in appalto ad una società privata, che già gestisce svariate linee in concessione. Un’assegnazione che si è rivelata un disastro. Il servizio è nel caos totale, con disagi insopportabili per i residenti della zona, lasciati letteralmente a piedi a causa dell’incapacità organizzativa e dell’indifferenza del Comune di Roma”. Lo scrive in una nota Daniele Giannini, già presidente del Municipio Aurelio-Boccea e dirigente regionale Lega.

La società in questione – prosegue – ha impiegato autisti privi di conoscenza del territorio e, in molti casi, senza la minima professionalità richiesta per il servizio urbano. Nei primi giorni, si sono addirittura rifiutati di raggiungere via Antonio Pane (capolinea storico servito da Atac da oltre trent’anni) sostenendo che fosse impraticabile con mezzi grandi. Una scusa inaccettabile, che ha causato la soppressione di corse, pendolari bloccati alle fermate, cittadini rimasti a piedi senza possibilità di raggiungere il posto di lavoro”.

Ho raccolto – aggiunge Giannini – personalmente testimonianze, foto e filmati che documentano una situazione surreale: bus che arrivano a Boccea-Battistini e scaricano i passeggeri prima del tempo, per poi invertire la marcia e tornare indietro senza completare la tratta. Altri casi parlano di vetture ferme per guasti, incidenti, continue perdite di corse. E come se non bastasse, i mezzi utilizzati sono del tutto inadeguati: bus Gran Turismo con sedili in stoffa antigienici, sprovvisti di pedane per disabili, con scalini proibitivi per anziani e persone con difficoltà motorie”.

La popolazione è esasperata, furiosa, e minaccia di bloccare le strade se la situazione non verrà risolta immediatamente. Chiedo al Sindaco Gualtieri e all’Assessore alla Mobilità un intervento urgente:  prima che la situazione degeneri. La dignità dei cittadini delle periferie non va offesa – conclude – gli utenti delle zone popolari non sono residenti di serie B, il sindaco lo dimostri subito con i fatti prendendo immediati provvedimenti!”.