Danni del tornado, erosione della costa, messa in sicurezza di Torre Flavia, rifacimento del manto stradale e stazione ferroviaria: questi sono alcuni degli argomenti che il sindaco Crescenzo Paliotta ha sottoposto al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, durante la riunione che si è svolta lo scorso 20 dicembre alla Pisana.
“Il presidente Zingaretti – ha commentato il sindaco Paliotta – ci ha garantito che entro la fine dell’anno il comune di Ladispoli potrà avere un incontro con gli assessori e i tecnici regionale per affrontare queste criticità ed avere finalmente delle risposte concrete. Ad iniziare dai danni che ha provocato il tornado dello scorso 6 novembre: un evento catastrofico che ha colpito le strutture pubbliche per un milione e 500mila euro danneggiando la sede comunale, due scuole, l’approdo dei pescatori, un ponte e con 700 tonnellate di materiale raccolto nelle strade che è stato confluito negli impianti. Per quanto riguarda i privati sono state raccolte circa 2mila segnalazioni di danni a case, colture, attività commerciali e artigianali e autovetture per un valore stimato di 20 milioni di danni. A fronte di tutto questo, Ladispoli ancora aspetta una risposta. Come necessita di interventi (gli ultimi effettuati dall’Ardis risalgono a 7 anni fa) il nostro litorale che è colpito da una fortissima erosione. Sono ben sette gli stabilimenti che sono a rischio, come lo sono il Monumento naturale di Torre Flavia, dove il mare sta entrando dopo aver eroso le dune naturali, e i resti della torre medioevale. La Torre è nello stemma del nostro Comune, la sua messa in sicurezza ha per noi un grande significato, anche simbolico”.
Il sindaco Paliotta ha, inoltre, affrontato il tema del rifacimento del manto stradale di alcune vie del centro per cui la Regione ha stanziato un finanziamento di 240mila euro.
“La nostra città sta crescendo in modo esponenziale – ha proseguito Paliotta – così come il traffico veicolare, ho chiesto, quindi, di accelerare l’iter in modo che si possano iniziare i lavori su queste arterie il prima possibile. Durante l’incontro con Zingaretti abbiamo anche parlato della Conferenza di servizi per un progetto di approdo nella foce del fosso Vaccino. La mancanza di un porto nella nostra città sta praticamente facendo scomparire la pesca professionista a Ladispoli oltre a mettere a rischio la navigazione da diporto tra Fiumicino e Civitavecchia: sono 25 miglia di mare senza possibilità di ricovero in caso di necessità. Infine abbiamo affrontato il problema della stazione ferroviaria: la seconda del Lazio dopo quelle urbane di Roma per numero di passeggeri (oltre seimila al giorno). L’edificio e la struttura risalgono a circa 80 anni fa e nel tempo hanno subito pochissime variazioni. Sulla base della previsione del Prg adottato è stato presentato, come tesi di laurea, un progetto di ampliamento e sopraelevazione che consentirebbe non solo di avere una struttura più moderna ma anche di ricucire le parti della zona a monte e a valle della linea ferroviaria”.