MILO: UN PREMIO PER RACCONTARE I GATTI DIVERSAMENTE ABILI

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E’ stato istituito dall’Ente Nazionale Protezione animali con il Corriere Animali del Corsera e da Costanza Rizzacasa d’Orsogna che ha adottato Milo e ha scritto la sua storia in una bella trilogia edita da Guanda.

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Copertina della “Storia di Milo, il gatto che salvò Plutone” di C. R. D’Orsogna – Guanda Editore

La diversità non è un limite ma una ricchezza e questo vale anche per i nostri animali. Del resto anche Albert Einstein, Nobel per la fisica nel 1921, sosteneva che “una volta che accettiamo i nostri limiti, li superiamo”. E questo è quello che ha fatto Milo, un gattino affetto da ipoplasia cerebellare, una sindrome neurologica che lo rendeva un po’ traballante. Il suo destino sembrava segnato, ma la vita è piena di risorse. Il micio, infatti, ha incontrato Costanza Rizzacasa d’Orsogna, che è diventata la sua mamma umana. Milo oggi non c’è più, ma nei suoi quasi 11 anni di vita, ricorda Costanza – come riporta ENPA Monza – ha viaggiato con me in Italia e all’estero, portando ovunque un messaggio di empatia.

 

 

Con lei Milo ha scritto una bella favola prima sui social e poi proprio sulle pagine di Corriere Animali, nella rubrica “Io e Milo”. E’ così che Milo e la sua Costanza, giornalista e scrittrice, hanno dato voce a tutti quelli che non l’avevano.

La sua storia d’inclusione ha conquistato anche l’editore Guanda che ha pubblicato la trilogia di libri per ragazzi di Costanza dedicati a lui.

Milo è morto il 22 marzo dell’anno scorso ed è a questo punto che l’Ente Nazionale protezione Animali (ENPA), Corriere Animali e Costanza, hanno deciso di creare un premio per ricordarlo, dedicato alle storie di mici affetti da disabilità.

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Milo con la sua mamma umana, Costanza – ENPA Monza

Il concorso, che è stato presentato in occasione della Giornata degli Animali, premierà le storie vere di gatti diversamente abili che hanno saputo affrontare la vita nonostante il loro handicap. Del resto come sostiene Papa Francesco: “Non è una società degna dell’uomo quella che discrimina i disabili e non sa accettare i diversi”. Qualcuno potrebbe obiettare che in questo caso si tratta di animali ma anche loro fanno parte del Creato, come ricordava il Santo di Assisi nel suo cantico più famoso.

Tutti possono partecipare con la propria storia scritta con un massimo di 5.400 caratteri. Gli elaborati dovranno essere inviati entro il 17 febbraio 2025, giorno della Festa del Gatto all’indirizzo email: premiomilo@enpa.org.

I primi tre classificati riceveranno copia della trilogia dedicata a Milo edita da Guanda, mentre la storia vincitrice sarà pubblicata sul Corriere Animali. Sarà un’ottima occasione per scoprire la “Storia di Milo, il gatto che salvò Plutone”, la prima missione spaziale in cui un animale non fa da cavia, come in passato, ma diventa addirittura un ambasciatore di fratellanza interstellare; oppure la “Storia di Milo, il gatto che andò al Polo Sud”, dove il nostro eroe riporta a casa, in Antartide, un cucciolo di pinguino imperatore, strappato al Polo Sud da contrabbandieri senza scrupoli, perché, se ci crediamo davvero, non c’è nulla d’impossibile; o la prima e bellissima “Storia di Milo, il gatto che non sapeva saltare” un racconto per grandi e piccini che insegna come si può trasformare la fragilità in forza e che non c’è molta differenza tra essere diverso ed essere speciale. La premiazione si svolgerà il primo maggio.

Colonia felina del castello di Santa Severa https://gliaristogatti.wordpress.com