LITORALE, LA GENEROSITÀ DEI COMMERCIANTI

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DALLE SARTE IMPEGNATE A REALIZZARE MIGLIAIA DI MASCHERINE, AI PRODUTTORI DI CARCIOFI CHE REGALANO I PRELIBATI ORTAGGI. NEGOZIANTI OFFRONO LE UOVA MENTRE AL MERCATO METTONO A DISPOSIZIONE FRUTTA E VERDURA. E C’È CHI DONA ALIMENTI PER GLI ANIMALI.

Ladispoli, Cerveteri, Bracciano. Gare di solidarietà per aiutare chi più ne ha bisogno. In un periodo storico in cui ci è sempre più necessità di un gesto, semplice ed efficace, per addolcire la nostra vita. Figuriamoci quella di chi sta vivendo un momento negativo anche dal punto di vista economico. E allora non si sono fatti pregare mettendo a disposizione il loro tempo per aiutare gli altri.

solidarietàE se le mascherine ancora non bastano, ad esempio, quello che non è mancato in questo periodo è la generosità delle sarte. Tra un cliente e l’altro non si sono perse d’animo riuscendo a cucirle nei pochi momenti di pausa della giornata. L’amministrazione comunale aveva lanciato un appello invitando le sartorie a realizzarle ad un “prezzo sociale”. Le artigiane, invece, le hanno messe a disposizione in modo gratuito per i cittadini. Silvia Cecchini ha 41 anni, da 5 ha preso in mano gli attrezzi del mestiere. In pochi giorni ha prodotto 800 protezioni di stoffa. “Devo dire che nell’ultimo periodo ho accelerato questa mia passione – confida Silvia – proprio per andare incontro alle esigenze delle persone che non riescono a trovare le mascherine. Le ho composte con un tessuto colorato e con dei pupazzetti per suscitare un po’ di allegria in un momento drammatico”. Al negozio di Silvia si sono presentati in tanti: forze dell’ordine, farmacisti, operatori sanitari, medici, dipendenti dei supermercati, insomma tutte quelle categorie che si possono definire in “trincea”. Altre colleghe hanno offerto il loro tempo prezioso. Anna Maria Pecorilli, che ha aperto la sua attività a Ladispoli a dicembre del 2018, ne ha rammendate quasi 700. Questione ancora più rilevante visto che le mascherine “ufficiali” inviate dalla Regione ai Comune – come dichiarato dal consigliere comunale Luca Quintavalle – somigliano al rotolo Scottex.

generositàGeneri alimentari. Il motto è: carciofi gratis ai cittadini disagiati. Donazione davvero speciale dei coltivatori locali. Con la Sagra rinviata a data da destinarsi, ecco che ci pensano i produttori ad attivarsi affinchè i prelibati ortaggi arrivino direttamente nelle case dei ladispolani. “Mi era venuta l’idea già una decina di giorni fa, – racconta Angelo Mencarini, dal 2013 impegnato nell’agricoltura – volevo rendermi utile alla comunità anche perché il mio settore in fondo non è stato bloccato e per questo mi sento fortunato. Non fornendo servizio al dettaglio o a domicilio non sapevo proprio come organizzarmi. Ringrazio perciò le guardie ambientali di Ladispoli che si sono mosse subito per portare i carciofi alle persone che hanno reale necessità”.

generositàHanno risposto presente anche la famiglia Cavedal e la Bottega del Contadino dei Dalozzo di Cerveteri. Non solo carciofi. Anche gli operatori del mercato ortofrutticolo di via Ancona hanno pensato a chi è in difficoltà. Finocchi, insalata, patate e frutta.

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A Ladispoli, la famiglia Lombardi, titolare di un box, destineranno parte della propria merce ai meno abbienti. “Abbiamo pensato – dicono i coniugi Massimo e Claudia – a chi in questo momento si trova a vivere in condizioni difficili. Dobbiamo aiutarci: supereremo tutti insieme questo momento”.

E a Bracciano i proprietari di un alimentari, di origine romena e in città dal 2011, hanno regalato le uova e altri generi alle persone bisognose. Tanto di cappello per Ciules e Liliana Imbrea che non hanno fatto mancare il loro apporto in alcuni casi decisivo. Ma sono tanti i cittadini e i commercianti che si sono prodigati per gli altri. Suzy Rocha e Davide Lorenzo Cimino hanno donato alla Protezione Civile Comunale del cibo per animali, frutto di una loro precedente raccolta effettuata grazie anche al supporto di altri volontari. Silvia, Anna Maria, Angelo, Massimo, Claudia, Ciules e Liliana, Suzy e Davide sono soltanto alcuni tra i tanti “volontari” silenziosi.