La stragrande maggioranza dei prodotti confezionati contengono diversi additivi alimentari usati per conservare, colorare, aromatizzare, ecc. insomma per fare in modo che cibi e bevande siano più gradevoli alla vista, buoni al sapore e a lunga scadenza.
Negli ultimi anni, l’attenzione dei consumatori per la qualità degli alimenti è aumentata notevolmente. Sempre più persone scelgono di acquistare prodotti biologici, spinti dalla volontà di evitare sostanze chimiche nocive.
Ma quali sono le sostanze da tenere d’occhio sulle etichette alimentari?
Ecco un elenco delle dieci peggiori sostanze chimiche da evitare.
Coloranti Artificiali
Spesso utilizzati per migliorare l’aspetto visivo dei prodotti, i coloranti artificiali come il Red 40 e il Yellow 5 sono stati associati a problemi di salute, tra cui allergie e disturbi comportamentali nei bambini. Il colorante E150d, presente tra l’altro nelle famosissime “bibite gassate dal colore bruno”, secondo quanto ha rilevato l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Oms, risulterebbe potenzialmente cancerogeno per l’uomo.
Sodium Benzoate
Questo conservante è presente in molte bevande gassate e salse. Sebbene sia approvato per l’uso, quando combinato con l’acido ascorbico (vitamina C) può formare benzene, un noto cancerogeno.
Aspartame
Un dolcificante artificiale presente in molti prodotti a basso contenuto calorico, l’aspartame è stato oggetto di controversie per i suoi potenziali effetti nocivi, tra cui mal di testa e problemi neurologici. Tra i tantissimi prodotti che lo contegono ci sono anche le notissime bibite “zero”, acquistate da ignari consumatori convinti di fare una scelta più salutare. Della stessa famiglia, e con altrettanti rischi per la salute, sono il Sucralosio e l’Acesulfame k.
Glutammato Monosodico (MSG)
Utilizzato per esaltare il sapore, il MSG è stato associato a reazioni avverse, come mal di testa e nausea, in alcune persone sensibili. BHA e BHT Questi antiossidanti sono utilizzati per prolungare la durata di conservazione dei cibi, ma sono anche sospettati di essere cancerogeni e di interferire con le funzioni ormonali.
Ftalati
Spesso usati per rendere la plastica più flessibile, i ftalati possono contaminare il cibo attraverso l’imballaggio. Sono stati associati a problemi di sviluppo e fertilità.
Nitriti e nitrati
Utilizzati soprattutto nella conservazione di carni e insaccati, possono essere convertiti dal metabolismo in nitrosammine, composti cancerogeni che, se in eccesso, possono aumentare il rischio di tumori gastrici e all’esofago.
Saccarina
Un dolcificante artificiale vietato negli anni ‘70 a causa delle preoccupazioni legate al cancro, ma tornata in uso. Tuttavia, il suo consumo deve essere limitato, anzi evitato.
Oli Idrogenati
Utilizzati per prolungare la durata di conservazione, gli oli idrogenati contengono grassi trans, noti per il loro effetto negativo sulla salute cardiovascolare.
Solfiti
Utilizzati come conservanti in vini e alimenti secchi, i solfiti possono causare reazioni allergiche in alcune persone, specialmente nei soggetti asmatici.
Nei prodotti biologici queste sostanze chimiche dannose sono vietate. Inoltre gli alimenti biologici sono coltivati senza l’uso di pesticidi chimici, fertilizzanti sintetici, diserbanti e organismi geneticamente modificati (OGM).
In conclusione, prestare attenzione alle etichette alimentari è fondamentale per la salute. Scegliere alimenti biologici rappresenta un passo importante verso un’alimentazione più sana e consapevole, contribuendo non solo al benessere individuale, ma anche a un futuro più sostenibile per il nostro pianeta.

“BEN DI BIO” – Prodotti biologici e articoli ecologici
Via Ancona, 170 – Ladispoli
Alfonso Lustrino
Fisioterapista Educatore alimentare
Socio del negozio “BEN DI BIO”
Prodotti biologici e articoli ecologici
Via Ancona, 170 – Ladispoli