Ardita tuona: “Alla stazione di Ladispoli torna il treno rumoroso delle 22.30”

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urbanistica
Giovanni Ardita

Torna a ruggire il leone della destra, Giovanni Ardita, consigliere indomabile di Fratelli d’Italia, nella veste di delegato del sindaco ai rapporti con i pendolari con RFI e Trenitalia, si scaglia contro le Ferrovie dello Stato, il Presidente Zingaretti e l’Assessore regionale alla mobilità Michele Civita.

“Agguerrito –  dichiara Ardita-  molti cittadini della zona campo sportivo mi hanno contattato per telefono inviato email rappresentandomi che in questi ultimi dieci 10 giorni, il treno delle 22.30 molte volte ha sostato tutta la notte lasciando la locomotrice accesa e disturbando la quiete notturna dei residenti di via delle Azalee.

Ricordo bene,  dichiara il delegato dei pendolari,  che in occasione dell’inaugurazione del nuovo treno Vivalto, il presidente Zingaretti, l’assessore alla mobilità Michele Civita, i vertici dirigenziali di RFI e Trenitalia ci avevano rassicurato che sarebbero intervenuti in tempi brevi per risolvere le problematiche annose che riguardano la stazione ferroviaria di Ladispoli, a partire dalla chiusura dei bagni della stazione, la ristrutturazione delle pensiline, che allora rimasero scoperchiate a causa della tromba d’aria del novembre del 2016, la chiusura della stazione alle ore 21.00 che lascia sprovvisti i pendolari che prendono i primi treni la mattina dalle 5.00 alle 6.00, e tante altre problematiche legate alla vigilanza e ala sicurezza della stazione di Ladispoli.

Sono trascorsi 5 o 6 mesi dagli annunci e dalle date di inizio lavori:  prima il restyling della stazione di Ladispoli era previsto per la fine del 2017 poi inizio 2018, non posso essere maltrattati e lasciati sotto la pioggia in questi mesi gli 8.500/9000 pendolari al giorno che prendono il treno alla stazione di Ladispoli per raggiungere il posto di lavoro o per andare all’università a Roma. Ho preparato una lettera di sollecito da inviare all’Amministratore Delegato RFI Dott. Maurizio Gentile e al Direttore di Trenitalia dott.ssa Barbara Morgante e per conoscenza al Presidente della Regione Lazio Zingaretti e all’assessore regionale competente alla Mobilità Michele Civita, chiedendo la data inizio lavori per la ristrutturazione della stazione di Ladispoli.

Non vorrei che gli impegni presi il 12 settembre dal Presidente Zingaretti e dell’Assessore e alla Mobilità Michele Civita svaniscano  in un ricordo di una passerella elettorale e di un taglio di un nastro, il sottoscritto nella veste di delegato al pendolarismo ai rapporti con RFI e Trenitalia, come da impegni presi con i cittadini, se entro marzo non vedrà partire i lavori alla stazione di Ladispoli, con la riapertura dei bagni chiusi da più di 5 anni, e con la mancata ristrutturazione delle due pensiline che giornalmente lasciano più di 9.000 pendolari sotto l’acqua, purtroppo sarò obbligato a rimettere nelle mani del sindaco la delega, per non essere riuscito a garantire un diritto di tanti pendolari che versano mensilmente tanti soldi nelle casse di Trenitalia,- conclude il delegato Ardita il servizio dei bagni alla stazione e la copertura della pensilina nei binari sono un diritto dei pendolari-“