Tratto dal libro “Passo Passo” di Paolo Procaccini.
Ponte nòvo sur fosso de la Dispoli
Er ponte aspetta d’esse inaugurato
pare un ber fiocco ar collo de ‘n paino,
o ‘na madre che aspetta er ragazzino.
Ma nun s’apre: dev’esse collaudato.
Un bon ladispolano ha sentenziato:
“Quattro stanghe a l’insù sopra a un pontino
so’ brutte e nun lo fanno più carino.”
Pe’ un antro è propio giusto e carcolato.
É er gioco padre e fijo con un somaro.
Se sa che stamo in tempo de elezzioni,
tutti vònno passo pe gran soloni.
A chi je serve, se lo terrà caro,
e penzerà d’avere trovo un brillocco,
doppo che Gino tajerà quer fiocco.
E Gino Ciogli, ex sindaco di Ladispoli, stasera era presente alla presentazione del libro, seduto accanto all’autore Paolo Procaccini alla libreria “Il Rifugio degli Elfi” di Barbara Gherarducci al centro storico di Cerveteri dove oggi il dialetto romanesco l’ha fatta da padrone. Infatti per una curiosa coincidenza durante la mattina per i vicoli del borgo l’attore Massimo Sbordoni ha recitato Trilussa a corredo della visita guidata a cura di Ennio Tirabassi.
Ebbene, un po’ di Roma in terra etrusca, un omaggio al linguaggio del popolo, il romanesco, a cui l’autore approda per caso chiamato a recitare e condurre uno spettacolo sulla storia della poesia e della canzone romana, e non lascia più. Er patto stucco è il suo primo libro pubblicato nel ’94 a cui fa seguito Er Patto Esatto nel 2010 e Roma in 5 minuti nel 2014. Vive a Ladispoli Procaccini, a due passi dal mare, attualmente è direttore artistico dell’Accademia Romanesca, e stasera ha intrattenuto i presenti con tutto il garbo che lo contraddistingue. Passo Passo e Pensieri Xversi – aforismi e varie inutilità, i libri presentati oggi.