Tirrito: “Una mattanza senza fine. Gli strumenti attuali non bastano a proteggere le donne”
“Due femminicidi in un solo giorno testimoniano come la violenza sulle donne sia ancora un’emergenza assoluta”. A parlare è Maricetta Tirrito, presidente del Laboratorio Una Donna.
Le aggressioni mortali sono accadute vicino Pavia e Grosseto; in entrambi i casi vittime due donne che avevano l’unica colpa di amare l’uomo sbagliato. In entrambi i casi dopo la mattanza a copi di coltello, la confessione e il tardivo pentimento.
Sono episodi che devono far riflettere, da più punti di vista. Innanzitutto è evidente come il cosiddetto ‘Codice Rosso’ non sia così efficace sotto il profilo della prevenzione; è certamente un punto di partenza che ha segnato una svolta in punta di diritto, ma è chiaro che non ci sono gli strumenti reali per tradurre in concreto le aspettative di sicurezza chiesti dalle donne maltrattate.
In secondo luogo c’è da superare ancora una barriera culturale che spinge alcune donne a non denunciare, a volte per vergogna, altre volte per paura, altre ancora per una sorta di rassegnazione che dà all’uomo il diritto di poter oltrepassare i limiti del rispetto dell’altra persona.
Capita molto più frequentemente di quanto si pensi. Siamo colpiti dalle immagini di volti tumefatti, ma – sottolinea Maricetta Tirrito – c’è una mare di violenze e vessazioni nascoste, psicologiche ed economiche, che tengono la donna soggiogata, incapace di immaginare un futuro una volta rotta quella catena. Vere e proprie pressioni pressioni psicologiche che tengono le donne imprigionate accanto ai loro carnefici, fino al momento in cui l’uomo oltrepassa i limiti. E poi si contano le tragedie.
In un’estate dove ci si divide tra la paura del Covid e la voglia di tornare alla normalità, non c’è spazio per riflettere su questa continua mattanza. Invece la politica dovrebbe farsi carico di capire se e come i dettami legislativi possano essere applicati nel concreto, se e come aiutare le donne a trovare sponde reali che le permettano di uscire dalla schiavitù.
Qualcosa è stato fatto – conclude Tirrito – , come il reddito di libertà per le donne vittime di violenza, ma il doppio femminicidio di questi giorni dimostra quanto siamo ancora lontani dall’essere capaci di intervenire sulle criticità prima che si trasformino in drammi.
In questo senso aderiamo alla campagna “Giù le mani dallo stalking”, voluta dalla parlamentare Laura Ravetto, contro le sentenza che vanificano il reato di stalking, un diritto acquisito che si vede ora minacciato da sentenze interpretative che gettano nuovamente la donna in pasto alle manie persecutorie di uomini senza scrupoli”.