Riceviamo e pubblichiamo.Abbiamo apprezzato, della lettera inviata dai gruppi consiliari di opposizione al Prefetto, la ricostruzione fedele dell’iter seguito per l’intitolazione della piazza a Giorgio Almirante: analiticamente hanno ricordato, evidenziandolo, che è stata seguita la prassi e che abbiamo scrupolosamente rispettato quanto previsto dalla normativa. Abbiamo approvato una mozione in Consiglio, per poi “transitare” in Commissione Toponomastica prima della delibera di Giunta: tutto limpidamente, in maniera democratica, senza nessuna forzatura. Altrettanto vero, vogliamo sottolinearlo, che gli illustri colleghi tralasciano di ricordare due dati, forse più importanti: quello della nostra vittoria elettorale nel giugno del 2017 ed il numero dei cittadini residenti a Ladispoli che, rispondendo alla loro “chiamata alle armi”, hanno sottoscritto la raccolta firme. E’ chiaro che, vincendo le elezioni, abbiamo ottenuto un mandato che ci permette di dare anche un indirizzo politico alle nostre scelte: come ricordato più volte, vediamo nella figura del Politico Giorgio Almirante un modello. Non ultimo, sarebbe importante conoscere esattamente il numero dei Ladispolani che hanno apposto la loro firma: quanti sono questi nostri concittadini? Perché sentiamo sempre parlare di maggioranza della cittadinanza contraria ma non veniamo informati sui numeri reali? E’ veramente così od assistiamo ad una “prova di forza” di chi, nonostante sia all’opposizione, vuole condizionare l’azione politico-amministrativa della Maggioranza? Non è il ripetere come fosse un mantra che la nostra è una “storia sbagliata” a certificare la nostra iniziativa come forzatura, non è agitando i soliti fantasmi che si può sperare di piegare la Volontà del Consiglio Comunale: la nostra non è stata una scelta sbagliata od imposta, ma semplicemente figlia di un normalissimo ed altrettanto democratico iter burocratico.
Gruppo Consiliare ” Lega-Salvini Premier”