Perretta: “Le menzogne e le bugie non rendono legittimo ciò che non lo è”.
Con queste parole il Consigliere Comunale delegato alla Pianificazione Costiera Avv. Pierpaolo Perretta ha commentato la presa di posizione del Partito Democratico in relazione alla Variante Urbanistica per l’individuazione di nuove aree da destinarsi a strutture ricettive all’aria aperta.
“Menzogne e bugie” -ha continuato Perretta- “che nemmeno faranno dimenticare il baratro economico ed esistenziale in cui l’incapacità e l’inerzia amministrativa della sinistra hanno fatto cadere le tante imprese locali, che sono state costrette ad anni di sequestri e a sopportare costosi procedimenti penali.
Per anni a queste attività, ed alla città che con queste prosperava, sono state raccontate bugie e fatte vane promesse, senza mai riuscire a fornire i giusti strumenti urbanistici che avrebbero consentito a quelle aree di essere utilizzate in piena legittimità.
E dopo anni di inerzia, incapacità e bugie, l’intervento della magistratura è stato solo una logica conseguenza.
Non ho sentito, in quei lunghi anni di sequestri e processi -nei quali questa maggioranza portava avanti, tra tante difficoltà, proprio la variante urbanistica che ha consegnato a quelle realtà ed alla città una vitale area turistico ricettiva- qualcuno del PD denunciare la propria incompetenza quale causa della perdita di posti di lavoro o di danno per le imprese.
Nulla, solo silenzio. Per certe persone la colpa è sempre di qualcun altro!
Come ora, quando il PD, in presenza di una normativa certa, di una destinazione urbanistica definita e malgrado il tempo trascorso dall’approvazione regionale, che si ricorda essere avvenuta nel marzo del 2022, ancora vorrebbe che il nostro territorio fosse governato dall’anormalità, dall’irregolarità, piuttosto che dalla legge.
La Variante in questione ha stabilito che l’area ricompresa tra Via san Remo ed il confine con il Monumento Naturale di Torre Flavia ha destinazione turistico-ricettiva all’area aperta e che per aprire tali attività occorra l’approvazione del progetto unitario della struttura sul quale devono essere ottenuti i nullaosta necessari.
Chi voleva avviare un’attività turistico-ricettiva ha avuto a disposizione tutti gli strumenti e un anno di tempo per completare le procedure burocratiche.
Regole, certe e per tutti. Senza distinzioni o favoritismi.
Chi le ha rispettate, presentando la documentazione necessaria, ottenendo i nulla osta propedeutici, potrà aprire.
Nessuna menzogna o bugia -ha concluso Perretta- solo regole, uguali per tutti.”