“Dona sangue e continua a far battere il mondo”. Con questo slogan il 14 giugno si è celebrata la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, una festa per ringraziare i donatori volontari di tutto il mondo e promuovere la buona pratica.
Fu l’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2005 ad istituire la Giornata Mondiale del Donatore scegliendo la data del 14 giugno in onore di Karl Landsteiner, nato quel giorno, scopritore dei gruppi sanguigni e del fattore Rh. Ad ospitare l’evento quest’anno è stata la città di Roma all’Auditorium Parco della Musica.
C’è sempre urgenza di sangue
La donazione è un’azione fondamentale per garantire la disponibità di sangue nei servizi di primo soccorso, in caso di malattie oncologiche, durante interventi chirurgici e in molte altre circostanze. I requisiti richiesti per donare sono avere tra i 18 e 70 anni, un peso minimo di 50 chili e buona salute. Su quest’ultimo aspetto notiamo come nei quotidiani dibattiti televisivi a tema Covid-19, poco o nulla sia stato chiesto in rapporto alla donazione del sangue e/o eventuali rischi per chi necessita di una trasfusione di sangue.
Le domanda più frequenti rivolte a Fidas dai donatori:
Ci sono rischi di contagi nelle strutture preposte al dono?
La mia donazione può rappresentare un rischio per chi la riceverà?
Sul sito del Ministero della Salute si trovano le seguenti indicazioni: prima di recarti a donare contatta il Centro trasfusionale o l’Associazione di riferimento e verifica direttamente la possibilità di prenotare la donazione.
Ricorda però che:
- se sei positivo al Covid-19
- se sei stato a contatto con una persona a cui sia stato diagnosticato successivamente il Covid-19
- se torni da un viaggio all’estero