“Delocalizzare la Sagra dell’uva a Campo di Mare equivale ad una sconfitta politica”

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Riceviamo e pubblichiamo.

Delocalizzare la Sagra dell’Uva e del Vino dei Colli Ceriti equivale a una sconfitta politica! E’ di queste ore l’allarmante notizia che ha iniziato a circolare per il paese che riguarda la decisione dell’Amministrazione, nel caso specifico dell’Assessore alle politiche Culturali Federica Battafarano di delocalizzare la 58^ Sagra dell’Uva e del Vino dei Colli Ceriti nella frazione balneare di Campo di Mare. Da quanto si apprende lo spostamento della tradizionale Sagra dal capoluogo alla frazione balneare, non sarebbe più un’ipotesi ma oramai cosa certa e questo non ci lascia indifferenti anzi di fronte a questo ci troviamo in netta contrapposizione. Vogliamo ricordare a coloro che hanno memoria corta e che della cultura e delle tradizioni hanno scarsa considerazione, che la Sagra dell’Uva è ormai presente nel quotidiano Cerveterano dal lontano 1961, diventando l’evento più atteso e più importante dell’anno, che racchiude gli usi, i costumi, le tradizioni, le passioni e che propone attraverso la partecipazione cittadina, i nostri prodotti enogastronomici tipici del territorio Caerite. Gli eventi culturali che hanno sollecitato l’attenzione pubblica di questa estate Ceretana, sono stati svolti in quel di Campo di Mare, come non menzionare il Jova Beach Party ed il Summer Circus Village, iniziative che meritano i nostri complimenti alle quali auguriamo un bis il prossimo anno e che indiscutibilmente ci trovano favorevoli, perché comunque valorizzano il nostro litorale che dovrebbe essere sfruttato come risorsa turistico-economica rimasta invece palude da sempre. Potremmo accettare che proprio in considerazione di quanto affermato e per sfruttare appieno la recente acquisizione da parte del Comune di Cerveteri del Lungomare Dei navigatori Etruschi, si possano accentrare al mare molte più manifestazioni culturali, ma restiamo fermamente convinti che le tradizioni vanno rispettate, anzi un’Amministrazione cosciente e attenta dovrebbe vigilare, supportare, far crescere ogni iniziativa popolare volta alla salvaguardia delle tradizioni territoriali. Purtroppo questa della delocalizzazione della Sagra dell’Uva non è la prima decisione che a nostro avviso sta allontanando l’Amministrazione dai cittadini, anche perché le prime avvisaglie si èrano palesate con la festa di S. Antonio prima e con la festa del Santo Patrono poi, che non hanno visto la tradizionale partecipazione dei Rioni Cerveterani, per motivi da ricercare nei dissapori tra Amministrazione e Rioni, quei Rioni che proprio il nostro Sindaco in tempi non sospetti ha fortemente voluto riscoprire per poi oggi abbandonare a favore di non si sa cosa. La Sagra dell’Uva e del Vino dei Colli Ceriti è per tradizione la festa della città, la festa di Cerveteri, e seppur si volesse cambiare la zona dove svolgerla si dovrebbe ricercare comunque all’interno del perimetro cittadino e non dovrebbe essere svolta altrove, le frazioni hanno le loro Sagre ed è giusto che anche queste siano tutelate e sostenute ma non può passare in alcun modo l’idea di privare Cerveteri della sua Festa. Snaturare obbligatoriamente ciò che caratterizza da sempre un evento particolare come questo, non sempre può essere interpretato come segnale di novità, di rilancio, ma piuttosto viene visto agli occhi dei cittadini come segno tangibile di debolezza, la sconfitta politica di un’Amministrazione priva di spirito organizzativo che non sa sostenere gli eventi più tradizionali legati al territorio, infatti come già sbandierato in più di un’occasione dal Sindaco, l’evento del Jova Beach Party è stato totalmente gestito e realizzato dall’organizzazione di Jovanotti, senza il minimo intervento del Comune di Cerveteri a dimostrazione di quanto affermiamo. Fratelli d’Italia Cerveteri LiberaMente comunque, resta ferma nella sua posizione contraria alla delocalizzazione della Sagra dell’Uva e del Vino dei Colli Ceriti sperando che questa notizia, rimanga solo un’idea malsana, da lasciare cadere nel dimenticatoio delle sciocchezze che spesso la politica di un certo tipo commette”.

                                                                      Fratelli d’Italia Cerveteri LiberaMente