Grando chiama alla mobilitazione i cittadini di Ladispoli per difendere il territorio

0
999
ordinanza acqua
“Qualche irresponsabile ha tentato di dare alle fiamme il bosco di Palo Laziale, solo grazie all’intervento di alcune persone è stato dato l’allarme prima che accadesse il disastro. E’ un atto gravissimo che ci induce a chiedere la collaborazione di tutti i cittadini di Ladispoli per difendere il nostro territorio”.

A parlare è il sindaco Alessandro Grando che ha invitato la popolazione alla massima mobilitazione insieme all’amministrazione comunale.

“Nella giornata di ieri – afferma Grando – ignoti teppisti hanno tentato di appiccare il fuoco all’interno del bosco di Palo Laziale con il chiaro intento di distruggere l’oasi verde di Ladispoli che già lo scorso anno era stata attaccata dai piromani. Per fortuna il loro tentativo è stato sventato e le fiamme sono state domate. E’ un’azione vigliacca che conferma come sia necessario tenere gli occhi bene aperti per impedire ai teppisti di causare danni pesantissimi.
Da tempo l’Amministrazione comunale e le Forze dell’Ordine, con il prezioso ausilio della Protezione civile e delle associazioni ambientaliste, stanno vigilando assiduamente ma è necessaria la collaborazione di tutti i cittadini, ai quali lanciamo un appello.
Tutti coloro che possono, sono invitati a sostenere a titolo di volontariato le iniziative di controllo e sorveglianza del territorio. Chiediamo ai cittadini di tenere gli occhi aperti, di sacrificare qualche ora del tempo libero per proteggere Ladispoli, segnalando immediatamente alle Forze dell’Ordine ogni movimento sospetto. Stiamo attivando nel palazzetto comunale di piazza Falcone un apposito ufficio dove raccogliere tutte le adesioni dei cittadini che desiderano collaborare con l’amministrazione comunale per vigilare sui nostri tesori ambientali, naturali ed archeologici.
E’ il momento di rimboccarsi le maniche, nel bosco di Palo Laziale che abbiamo recentemente riaperto ai visitatori sono già stati commessi vari atti di teppismo contro gli arredi, le panchine e le altre strutture a disposizione dei cittadini.
Tutti insieme possiamo difendere la nostra città da questi barbari”