VINCENZA PALMIERI: IL “MARKETING DELLA MENTE” NON PREVARRÀ

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Il 10 ottobre è la giornata mondiale della Salute Mentale e, certamente, la mente merita rispetto. Non abusi, psicofarmaci, repressioni e quell’infernale cammino da cui difficilmente si riesce a venir fuori.

IL CONTRATTACCO DELLA FILIERA PSICHIATRICA MONDIALE

A 40 anni dalla Legge Basaglia – e dopo che vili detrattori hanno tentato di sminuirla, aggredirla, seppellirla – ecco che l’onda libertaria, rispettosa e democratica che tale norma ha significato è oggetto di una offensiva bellica mondiale senza precedenti.

Lo abbiamo visto con l’aumento del Fondo Regionale per Psichiatria, Neuropsichiatria infantile e cure domiciliari; con la Giunta della Regione Lombardia che prevede un incremento complessivo di oltre 76 milioni di euro e una previsione di aggiornamento delle tariffe al +3,7%.

Ha continuato l’UNICEF, che lancia l’allarme enunciando come un adolescente su 7 abbia un “disturbo mentale” e individuando, tra di essi, bambini colpiti dai lockdown e altri che hanno subìto “l’interruzione della routine, dell’istruzione, delle attività ricreative, così come la preoccupazione per il reddito familiare e la salute”. Tutto ciò – rincara la dose il rapporto – “rende molti giovani spaventati, arrabbiati e preoccupati per il loro futuro”.

Ma, continua, “anche prima della Pandemia troppi bambini erano gravati dal peso di problemi, non affrontati, di salute mentale”.

Ma essere arrabbiati, spaventati e preoccupati è individuabile nell’area della salute mentale? Non attiene, invece, alle soluzioni dovute da parte delle Politiche Sociali mondiali, dalle Politiche per la Famiglia, fino alle Politiche Economiche globali?

Certo, affermare che le vittime “da curare” siano i giovani, è la strada più facile: perché da sempre bambini e adolescenti sono stati il bacino preferito dalla Filiera Psichiatrica, dagli interventi autoritativi nonché dalle grandi Case farmaceutiche. Ma, per non farsi mancar nulla, ecco giungere anche “visite gratuite alle donne presso il Centro di Salute Mentale, Consulenze psichiatriche rivolte alla popolazione femminile, screening mirati sui disturbi depressivi”.

Poca attenzione per disoccupati, senza tetto e immigrati. Perché per loro, in fondo, è più pratico un TSO veloce, come addirittura pubblicizzato nelle campagne elettorali di alcuni candidati a Sindaco, nel nord est d’Italia.

Il 10 ottobre è la giornata mondiale della Salute Mentale e, certamente, la mente merita rispetto. Non abusi, psicofarmaci, repressioni e quell’infernale cammino da cui difficilmente si riesce a venir fuori.

Non è l’attenzione alla mente, ad essere sbagliata. Ma i metodi offerti: allontanamenti, puntura depot, farmaci da assumere per tutta la vita, contenimento e la continua apertura di quelli che furbescamente non si chiamano più “manicomi” ma “Case per il Diritto alla Cura”. Casa. Diritto. Cura. Tre parole positive, che associamo alla bellezza. Eppure…

È il marketing della mente che deve essere – per basagliana memoriae non solo – impedito. La mente, in sé, deve invece essere tutelata.

Rispettata come parte essenziale dell’originalità, della creatività, delle scelte, dell’autodeterminazione di ogni essere.

Vincenza Palmieri