Nell’incidente del 2020 morì un allievo di 22 anni
E’ stato condannato dal tribunale monocratico a 2 anni di reclusione l’istruttore di volo che era a bordo del velivolo precipitato nel Tevere, a Roma, nel maggio del 2020. Nell’incidente morì Daniele Papa, 22 anni, l’allievo che si trovava sul biposto che si andò ad inabissare al termine di un estremo tentativo di ammarraggio. Nei confronti dell’imputato la Procura contesta il reato di omicidio colposo. Il mezzo era decollato dall’aeroporto dell’Urbe e nel corso di manovre di atterraggio e risalita l’istruttore avrebbe perso il controllo del velivolo tentando quindi di ammarare nel fiume. Nel capo di imputazione si afferma che l’istruttore conosceva le “condizioni di vento avverso” ed era nella “piena disponibilità dei comandi” ma “colpevolmente” non ha messo in atto azioni “correttive”. Il biposto andò ad inabissarsi all’altezza di via Vitorchiano, area nord della Capitale. Il corpo della vittima venne recuperato dai vigili del fuoco il 27 maggio, due giorni dopo l’incidente. (ANSA)
