UNA PATOLOGIA CHE INVESTE MAGGIORMENTE GLI ADOLESCENTI. POSSIBILI SOLUZIONI MININVASIVE COME LA SCLEROEMBOLIZZAZIONE
Può essere asintomatico ma a volte può causare dolore al testicolo. Può colpire sin dall’adolescenza. Può interferire pesantemente sulla qualità dello sperma e causare nel tempo infertilità.
E’ il varicocele, una patologia causata dal reflusso di sangue dalla vena spermatica. Una condizione che causando il ristagno di sangue nello scroto determina un aumento della temperatura dei testicoli interferendo sulla buona condizione degli spermatozoi che per essere efficaci devono restare ad una temperatura inferiore a quella corporea.
Rispetto al passato la patologia assume oggi una valenza sociale. Se in passato infatti l’età prescelta per la procreazione era di poco più di 20 anni, oggi la decisione di avere figli arriva per l’uomo spesso attorno ai 40 anni.
Senza una adeguata prevenzione l’uomo, potrebbe, a causa di un varicocele non adeguatamente monitorato, aver perduto la propria capacità procreativa. L’incidenza del varicocele è molto alta. La patologia investe infatti un individuo su cinque.
Fondamentale il consulto di un andrologo sin dalla adolescenza per valutare le proprie condizioni. Un avvertimento del quale devono essere consapevoli anche i genitori dei ragazzi.
Non sempre infatti la presenza di varicocele richiede un intervento specifico. Necessario quindi un controllo periodico da parte dello specialista.
Nel caso in cui la patologia sia ritenuta grave anche per il varicocele il progredire della ricerca consente oggi il ricorso eventuale ad interventi mininvasivi che consistono nella cosiddetta “scleroembolizzazione”.
Ne trattai tra i primi in un articolo nel 1991, potendo considerarmi un pioniere nell’introduzione di questa tecnica in Italia.
La scleroembolizzazione – che va ad aggiungersi a sempre possibili interventi di chirurgia aperta o in laparoscopia – si esegue a livello di ambulatorio in anestesia locale.
Introducendo un tubicino nella vena del braccio (la stessa usata per il prelievo di sangue) e seguendolo in radioscopia si arriva alla vena spermatica che – per quanto riguarda il testicolo sinistro origina dalla vena renale – e si procede alla scleroembolizzazione in loco impiegando una apposita schiuma veicolata dal tubicino stesso.
Questa manovra si rivela efficace per fermare l’anomalo flusso di sangue venoso eliminando la patologia di varicocele.
Le statistiche indicano che ad essere maggiormente colpito dal varicocele è i genere il testicolo sinistro ma può manifestarsi un varicocele di tipo bilaterale che va a colpire entrambi i testicoli.
Considerato l’ampio dibattito in atto sulla fertilità della popolazione, agire tempestivamente sugli individui investiti da questa patologia contribuisce a ridurre il numero degli uomini non in grado di procreare.
Le soluzioni, come si è visto,possono essere non invasive ed efficaci. Raramente insorgono delle recidive.
La salute maschile e dell’apparato riproduttivo è un patrimonio che va tutelato a tutti i livelli avendo dirette ripercussioni anche di carattere sociale.
Le visite di controllo periodiche da parte di uno specialista possono contribuire ad intercettare per tempo ogni tipo di patologia permettendo una buona salute sessuale ad ogni età, dall’adolescenza alla maturità.