Gli amici degli Aristogatti
a cura di Barbara e Cristina Civinini
Appello delle associazioni animaliste per festeggiare una Pasqua che celebri la vita, rispettando gli animali e l’ambiente. Il cambiamento è nelle nostre mani, afferma ENPA. Dai gattini di cioccolato artigianali proposti dal Gattile del Verano, alle uova solidali per salvare le specie a rischio del WWF.
La Pasqua, considerata da sempre simbolo di rinascita, tutti gli anni si trasforma in una vera e propria strage d’innocenti, che arrivano sulle nostre tavole in nome della tradizione. Ma le associazioni animaliste, in prima fila l’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA), sperano in una festa diversa in cui sia celebrata la vita rispettando gli animali e l’ambiente.
E in fondo, come ricordava Basil Hume, arcivescovo cattolico britannico, “Il grande dono della Pasqua è la speranza”. Questa Pasqua – affermano i volontari dall’antico Ente per la Protezione degli animali – ci offre una grande opportunità: riflettere sul vero significato di rinascita e speranza, non solo per noi, ma anche per gli animali e il nostro pianeta. Ogni vita merita rispetto e cura. In concreto, però, cosa è possibile fare per cambiare? I volontari ENPA non hanno dubbi. E’ necessario fare scelte consapevoli per fare festa diversamente, scegliendo di vivere in armonia con il mondo che ci circonda, sostenendo le cause che proteggono gli animali e, soprattutto, promuovendo una Pasqua cruelty-free cambiando il menù imposto dalla tradizione e sostenendo l’ambiente con acquisti mirati. Insomma, è importante ogni piccolo gesto: che sia un regalo, una scelta di solidarietà o di consumo responsabile, tutti possiamo fare la differenza. Insieme, afferma ENPA, abbiamo la possibilità di costruire un mondo migliore per le future generazioni, per gli animali e per la nostra Terra. Anche L’Organizzazione Internazionale per la Protezione degli Animali (OIPA), nata nel 1981, rivolge un appello per salvare vite. L’uovo e l’agnello, simboli della Pasqua, sono entrambi legati al concetto di ritorno alla vita. Ma quale inno alla vita porta con sé una tradizione che uccide dei cuccioli ad appena 20-30 giorni dalla nascita? S’interroga l’organizzazione. Le loro urla, ancora quasi dei vagiti, sono soffocate nel sangue, afferma.
Chiunque dovrebbe ritenere inconcepibile uccidere dei cuccioli. Bisogna avere il coraggio di dire “NO: io non ci sto”, rimarca OIPA. Il WWF, organizzazione internazionale non governativa dedicata alla conservazione della natura, torna a proporre le uova solidali, anche completamente vegetali, ispirate a due specie iconiche: il Leopardo delle nevi e il Panda. Acquistandole si sostengono i progetti in difesa delle meravigliose specie a rischio che abitano il nostro pianeta. Nella Capitale lo storico Gattile del Verano, la colonia felina più grande di Roma, propone i suoi buonissimi mici di cioccolato, creati appositamente e con amore da maestri pasticcieri, per ricordarci quanto è importante rispettare questi adorabili felini, e con loro tutte le altre creature. Dunque, è proprio arrivata l’ora di squarciare le catene. E’ tempo di far fiorire le anime, come sosteneva Katherine Lee Bates, la scrittrice statunitense ricordata per aver scritto l’Inno “America the Beautiful”, e perché no, aggiungiamo noi, il rispetto per tutte le forme di vita.
Colonia felina del castello di Santa Severa https://gliaristogatti.wordpress.com
