Una giornata di riflessione e attenzione verso il prossimo

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Giornata Mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta delle persone. Una giornata dedicata all’epilessia. 

Oggi, lunedì 8 febbraio è la Giornata Mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta delle persone. Non solo, ricorre anche la Giornata internazionale dell’Epilessia, una malattia neurologica che coinvolge mezzo milione di persone in Italia, di cui oltre 100mila con forme resistenti alla cura farmacologica.

Una giornata dunque, di sensibilizzazione a 2 fenomeni rilevanti, entrambi attuali a cui si cerca di porre rimedio. Le giornate dedicate ad un tema caldo sono sempre più numerose, l’intento è quello di tenerne memoria, non interrompere le ricerche, quando si tratta di patologie, di ricordare il passato affinché non si ripeta, se parlano di calpestano i diritti umani. Come nel caso dello sfruttamento delle persone, un comportamento che non vede fine.

epilessiaOggi si contano 12 milioni di vittime solo tra i bambini, sfruttati sessualmente, sul lavoro e per il prelievo di organi. Sono dati di luglio 2020, che con l’aumento della fragilità economica derivante dalla pandemia, indicano come un fenomeno in crescita. Infatti ricorre il 30 luglio la Giornata Mondiale contro la tratta degli esseri umani, mentre oggi si celebra  la VII Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, istituita nel giorno che ricorda la memoria liturgica di santa Bakhita, suora di origine sudanese che portò per tutta la sua vita 144 cicatrici che le avevano fatto dopo essere stata rapita e fatta schiava.

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L’epilessia è tra le malattie neurologiche più diffuse, insieme a Parkinson e Alzheimer, e conta nel mondo 50 milioni di malati, di cui 6 milioni in Europa e 500 mila in Italia, con un un’incidenza in aumento nell’età infantile e senile. In molti casi la malattia si associa ad altri disturbi neurologici con conseguenze negative sulla qualità di vita della persona affetta. Quest’anno l’obiettivo è coinvolgere quante più persone a percorrere insieme 50 milioni di passi: un passo per ogni persona affetta da epilessia nel mondo. #50MillionSteps è un modo non solo per sensibilizzare e aumentare la comprensione dell’epilessia, ma anche raccogliere fondi per i gruppi e le associazioni di pazienti in tutto il mondo.