NUOVI COLPI DI SCENA NELLA SAGA DELLA TERMINI – TOR VERGATA.
Il 16 settembre si è svolta una nuova seduta della Commissione Mobilità sulla metrotranvia G Termini – Tor Vergata, richiesta tra l’altro dall’Osservatorio Regionale sui Trasporti per analizzare l’efficacia della prospettiva, che risulta dall’interlocuzione del Comune con la Soprintendenza, di realizzare a binario unico i 1400 metri fra Termini e Porta Maggiore.
Alla Commissione, assenti l’Assessorato, Roma Servizi per la Mobilità e la Commissaria Governativa, ha partecipato anche Metrovia che ha riproposto il suo progetto di unificazione della linea con le attuali tranvie provenienti dalla Prenestina eliminando il binario e la circolazione automobilistica su Via Giolitti, proposta che è stata accolta con favore dalla Soprintendenza e da alcuni dei Consiglieri comunali presenti.
Delle due l’una: o il progetto finanziato dal Ministero è intangibile come è sempre stato detto ed allora è inutile che si perda tempo e credibilità istituzionale a discutere di altri ed approfondirli (così come programmato oggi), oppure si stoppi il progetto attuale e si apra una seria e sana discussione con la città su di esso e sulle possibili alternative (anche se, secondo l’Osservatorio, quella di Metrovia presenta diversi problemi: l’aumento dei tempi di percorrenza, l’allontanamento dai 9 binari “ad altezza Laziali” di Termini che rimarrebbero privi di mezzi pubblici di prossimità, le interferenze col servizio sulla linea Prenestina), che certo vedrebbe ben allungarsi i tempi rispetto alla già difficile “prospettiva 2025”. In questo caso però, ribadisce l’Osservatorio, cadono le motivazioni per non riaprire immediatamente la tratta Centocelle – Giardinetti.
In tutti i casi l’Osservatorio ribadisce le sue richieste: si facciano prima di tutto le simulazioni necessarie a capire se i 1400 metri a binario unico o la deviazione proposta da Metrovia porterebbero ad un miglioramento o ad un peggioramento rispetto al servizio attuale per scartare tutte le ipotesi peggiorative (le quali provocherebbero ulteriore disaffezione al mezzo pubblico, altro che cura del ferro!), e contemporaneamente, come appoggiato dal Presidente Zannola che l’Osservatorio ringrazia per l’attenzione mostrata, si intraprenda una seria operazione trasparenza, inserendo sui siti comunali, così come normale all’estero, pagine web in continuo aggiornamento dedicate ai cronoprogrammi ed all’avanzamento dei lavori su questa e sulle altre linee di prossima costruzione o in progetto.
Le organizzazioni aderenti all’Osservatorio: Associazione Consumatori Utenti; Associazione dei Diritti dei Pedoni; Associazione Italiana Cultura Sport; Assoutenti; Associazione pendolari Valle dell’Aniene; CO.DI.CI; Comitato Pendolari FR8ə Carrozza; Comitato Pendolari Litoranea Roma Nord; Comitato Pendolari Orte 2.0; Comitato Pendolari Reatini; Comitato pendolari FL3 Lago di Bracciano; Comitato per la riapertura della ferrovia Civitavecchia – Orte; Confconsumatori; Italia nostra Roma; Legambiente Lazio; Movimento Difesa del Cittadino; Salviamo la ferrovia Avezzano – Roccasecca; TAMS; TrasportiAmo; Unione Comitati Pendolari FL7; UTP.
ORT aderisce al manifesto di AMODO, Alleanza per la Mobilità Dolce