Tragedia sfiorata a Cerveteri. Pastore maremmano aggredisce i proprietari

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Foto di repertorio

di Felicia Caggianelli

Quella che ci apprestiamo a scrivere oggi è una storia che lascia l’amaro in bocca. Una di quelle storie che non vorremmo mai raccontare, eppure spesso la realtà ci schiaffeggia con eventi inaspettati, ma pur sempre da mettere in preventivo. Ne parliamo a distanza di un po’ di tempo ora che il peggio sembra essere alle spalle per i protagonisti che hanno vissuto un vero incubo che poteva perfino tramutarsi in tragedia.E’ il sei gennaio, una serata in cui si festeggia l’Epifania ma in una casa di Cerveteri qualcosa di orribile sta per accadere. E quella che fino a pochi minuti prima era una felice e gioiosa convivenza tra Carlo, il nostro protagonista, e il suo fedele cane Fiore, un pastore maremmano di tre anni, si trasforma in un vero e proprio incubo. Di seguito vi raccontiamo come si sono svolti i fatti. Verso le diciotto, un corto circuito manda in tilt la rete elettrica della zona di Cerveteri dove vive la famiglia. Salta la corrente. Carlo e suo padre, Valerio, si trovano in cucina con il cane Fiore che, trovandosi al buio,  perde l’orientamento. E, forse per paura o per chissà quale altra ragione inspiegabile, assale Valerio. Carlo, cerca disperatamente di aiutare il padre ma il cane gli si rivolta contro, azzannandolo prima al braccio destro poi a quello sinistro e lacerandogli i tendini degli arti superiori.  Nel frattempo, Cecilia, la compagna di Carlo, allarmata dalle grida cerca di catturare l’attenzione del cane, chiamandolo e mostrandogli dei biscottini. Ma Fiore sembra non volerne sapere. Le zanne non mollano la presa e Carlo cerca con tutta la forza di arrivare in bagno dove grazie anche a Cecilia riesce a chiudere la porta ed a bloccare il cane. Cecilia subito si appresta a chiamare i soccorsi. Sul posto interverranno due ambulanze che trasporteranno le due vittime all’Aurelia Hospital ed al Columbus. Pesante il referto dei medici. Il padre di Carlo ha profondi morsi sul braccio e sulla gamba. Peggio ancora è andata a Carlo a cui viene riscontrata la lacerazione dei tendini ad entrambe le braccia. Viene operato d’urgenza, trascorre alcuni giorni ingessato, purtroppo ci vorranno altri interventi chirurgici prima che il tutto si sistemi. Anche se Carlo ancora oggi presenta evidenti segni della feroce aggressione.

Che altro aggiungere? Non sapremo mai quali ragioni abbiano scatenato la rabbia del pastore maremmano che non aveva mai dato segni di intemperanze nei confronti del proprietario. Resta il fatto che poteva accadere una tragedia senza che nessuno ne potesse conoscere le motivazioni.