Multe e pescato sequestrato dopo i controlli della Capitaneria di Porto relativi alla tracciabilità del pesce. Così alcuni ristoranti di Cerveteri e Ladispoli hanno subito sanzioni non riuscendo a dimostrare la provenienza dei loro prodotti ittici. Le ispezioni dei marinai della sede marittima di Ladispoli-Marina San Nicola, agli ordini del comandante Cristian Vitale, si sono concentrate al momento sulle attività ristorative ma nei prossimi giorni sono previsti, come lo scorso anno, accertamenti anche nelle pescherie. Da prassi tutti i generi alimentari confiscati dalla capitaneria vengono portati da un medico veterinario specializzato per capire se siano adatti per il consumo umano. I quantitativi non adatti finiscono per essere distrutti da una ditta. Lo scorso anno la merce, una volta stabilità la salubrità, venne donata alla chiesa San Francesco di Cerveteri a favore delle persone più bisognose. L’attività di vigilanza e controllo sull’intera filiera andrà avanti senza sosta.