Tra Umbria e Lazio appuntamento con il festival diffuso “Cantiere Arti Urbane”

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Dal 14 settembre al 16 novembre tanti eventi, mostre, workshop dedicati alle arti visive, pittura, scultura, mosaico e fotografia.

Primo appuntamento a Narni Scalo con la mostra “Catastrofe” di Sasha Toli per THEPÒSITO Art Space.

di Andrea Macciò
Dal 14 settembre tra Umbria e Lazio appuntamento con “Cantiere Arti Urbane” un festival diffuso con selezionato numero di interventi di arti visive, pittura, scultura, mosaico e fotografia. Il Festival è stato presentato nella sede di Confcommercio di Terni nella mattinata di mercoledì: in azione le associazioni ArteM di Narni e Tempus Vitae di Terni dal 14 settembre al 16 novembre.
Coinvolti anche i territori di Marmore, San Gemini, Stroncone, Bomarzo e Rieti. La formula è la stessa di CavourArt Festival, ripreso nel 2023.
La novità di quest’anno è il maggiore coinvolgimento delle città e dei borghi limitrofi al capoluogo dell’Umbria meridionale, che resta il “cuore” del Festival.
Il Festival del 2024 prevede un ampio spazio al mondo dei giovani, la sezione storica, alcune mostre personali in locali del centro di Terni e aperture di laboratori.
«Più un mini festival nel festival con mostre, eventi e workshop proposti tra Terni, Marmore e Rieti». Sarà ospitato anche un maestro campano di modellato per ciò che concerne la ceramica. «La ricca settimana di laboratori ed incontri si arricchisce di appuntamenti dedicati ai giovani studenti di alcune scuole nell’ambito del progetto CambiaMenti, realizzato da Tempus Vitae con il contributo della fondazione Carit». C’è il patrocinio di Confcommercio, ad introdurre ci ha pensato il numero uno Stefano Lupi, di 50&Più e del Comune di Terni.
Per il direttore artistico di Cantiere Voci Urbane Franco Profili «il cuore del festival, per come è impostato e le idee, è legato a Terni. Ma abbiamo coinvolto altre realtà, situazioni ed amici con cui collaboriamo da anni: inizia questo fine settimana a Narni e si chiude a novembre a Rieti. Si caratterizza per come lavoriamo, mettendo insieme diverse forme d’arte e c’è una consistente sezione di arti visive con mostre di artisti di livello internazionale. Altri giovani del territorio. Poi ceramica, incisione e fotografia con diversi giorni di workshop all’aperto. Un programma ampio e selezionatissimo: continuiamo il lavoro fatto con CavourArt e apriamo nuove vie. Lo scopo? Far incontrare – conclude – le arti e le persone che le fanno. Che il mondo tende ad isolare per settori». Il contributo scientifico è di Francesco Santaniello.
La formula del Festival artistico diffuso, già sperimentata con successo in altre realtà come “Fotografia Europea” a Reggio Emilia, dopo il ritorno di CavouArt del 2023 torna con Cantiere Arti Urbane a “invadere” il territorio della città e della conca ternana e anche quest’anno oltre alle mostre offrirà la possibilità di scoprire palazzi e luoghi d’arte e cultura poco conosciuti dagli stessi ternani.
Nel complesso l’evento coinvolge 68 artisti, due associazioni culturali. Previste mostre personali e collettive, laboratori e workshop.
L’apertura del nuovo festival verso realtà limitrofe del Lazio come Rieti e Bomarzo dimostra il profondo legame culturale, storico e artistico tra l’Umbria del Sud, la Sabina e la Tuscia, unite in una iniziativa comune in nome dell’arte.
Il primo appuntamento è sabato 14 Settembre a Narni Scalo con la mostra “Catastrofe” di Sasha Toli per THEPÒSITO Art Space. Il titolo della mostra, “Catastrofe”, richiama il punto culminante della tragedia antica, quel momento in cui il protagonista è costretto ad affrontare la verità più profonda e dolorosa e solo attraverso questo mutamento, la catarsi, riesce a raggiungere una nuova consapevolezza. Questo processo di distruzione e rinascita è al centro delle opere esposte dall’artista umbro, ogni opera è un portale verso una rivelazione interiore, una guida in un percorso di auto-rivelazione e analisi.
Sasha Toli Catastrofe
La ricerca artistica legata alla mostra è un viaggio mistico e complesso. La produzione di Sasha Toli riesce ad interconnettere tra loro una peculiare iconografia Mesoamericana e una figurazione Fiamminga del dettaglio che richiama direttamente la pittura di Hieronymus Bosch.
La mostra resterà aperta dal 14 settembre al 30 ottobre, con inaugurazione sabato 14 settembre alle 18,30.
Per informazioni sulla mostra e gli orari di apertura
info@theposito.com
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@thepositoartspace